La bussola, questo antico strumento accompagna da molti secoli la dura vita dei marinai: cinesi, vichinghi, arabi già usavano anticamente dei magneti per orientarsi in mare aperto, poi gli amalfitani, validi marinai, la importarono dai paesi moreschi e la diffusero nel mediterraneo.
Ora nell'era della tecnologia più sfrenata, tra satelliti, catene di stazioni che in tempo reale ci danno la nostra posizione con precisione quasi assoluta, la bussola continua ad avere un posto privilegiato nelle sale di comando delle nostre navi. Ed è facile intuire le ragioni della fiducia cieca che i marinai ripongongono in questo strumento: con qualsiasi tempo, anche dei più tempestosi, con qualsiasi imprevisto e/o evento straordinario, gli aghi di una bussola magnetica continuano imperterriti ad orientarsi lungo le linee di forza del campo magnetico terrrestre ed ad indicarci il nord magnetico.
Nord magnetico amici, che differisce leggermente dal nord geografico, di un piccolo angolo che varia da zona a zona e che viene denominato declinazione magnetica, valore facilmente ottenibile con l'ausilio di una carta nautica rappresentativa della zona interessata.
Ma ricordatevi di un piccolo particolare: la bussola deve essere posizionata lontana da parti metalliche o dalle linee elettriche che inevitabilmente influerenzerebbero negativamente l'orientamento dell'ago, allontanandolo dall'indicare correttamente il nord magnetico.
Infatti, per questa ragione, sulle navi moderne (dove parti metalliche e campi elettrici abbondano) periodicamente i periti compensatori, effettuano una minuziosa operazione denominata "giri di bussola" per ridurre al minino quest' errore, noto ai marinai con il termine di deviazione magnetica, periti che alla fine rilasciano una tabella denominata "delle deviazioni residue".
Amici del blog, se desiderate approfondire l'applicazione del magnetismo nella nautica, cliccate su: Lezione 6 , troverete una valida lezione di magnetismo navale.
mercoledì 8 ottobre 2008
La bussola.... nei secoli fedele compagna dei marinai
Etichetta: *epursimuove, Nautica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Che bel post!
Ora che c' inducono a cercare l'aiuto del navigatore anche per andare a fare la spesa....è opportuno riconsiderare la funzione reale delle scoperte tecnologiche, che aiutano fino a quando non ci rendono troppo stupidi, e ignoranti! Non pensi sia curioso che contemporaneamente ai navigatori siano usciti i vari brain-training? Da un lato si disimpara a leggere una semplice cartina, dall'altro ci si “addestra” mentalmente, con caramellina narcisistica finale....
La bussola, di qualsiasi epoca o foggia è uno strumento che mi ha sempre intrigato e sono molto contenta che sia ancora in uso in mare. Anni fa ne ho comprata una a mia figlia, solo per il gusto di imparare ad usarla, ed è ancora tra i giochi preferiti.... Un aggancio alla scoperta della terra e delle stelle e del nostro rapporto con loro....
Ma il tuo post, mi ha fatto pensare a quando “perdo la bussola”. Spesso devo dire. E al fatto che mentre in passato la perdevo completamente, ora mi sembra potermi gestire considerando la “declinazione magnetica” di cui parli tu. È presuntuoso sapere dove stia il nord, quale sia la rotta, da qualsiasi punto ci si trovi. In ogni momento del meraviglioso viaggio in questo mondo, ora so che devo apportare degli aggiustamenti parziali, relativi, ma definiti, prima di considerarmi irrimediabilmente sperduta.
Posta un commento