Durante questo sabato semi estivo, stavo pensando al calcio. Al calcio che si dovrebbe giocare, e a quello che è accaduto ieri a Catania. Ho da tempo abbandonato il calcio, forse perchè mi è aumentato il fosforo, ma continuo a seguirlo con dovuto distacco. Ricordo che quando di fosforo ne avevo meno, una partita della mia squadra giocata male, o peggio persa, provocava in me rabbia e generalmente mi guastava la domenica. Ora, dopo scandali e violenze seguo il calcio come um matematico segue le statistiche dei neutrini, conosco approssimativamente le classifiche e i risultati, ma niente più. Credo che la folla del calcio sia senza fosforo nel cervello, è un ottimo esempio di folla solitaria ovvero di persone sole che creano una folla sola. Credono di essere forti insieme e distruggono tutto. Una folla cretina, fatta da molti ragazzini che credono di essere invicibili. Ora che il calcio ha chiuso i battenti a tempo indeterminato, si sa cosa significa: al massimo una giornata, o due (troppi interessi in gioco), un pò di arresti di brufolosi ragazzini, puntate in tv di vari personaggi, e poi si tornerà al calcio, al calcio cosidetto giocato. Dopotutto non stiamo parlando di fosforo, ma di calcio.
sabato 3 febbraio 2007
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