venerdì 9 marzo 2007

La frittura perfetta

Come scrissi , non posso competere con voi per la cucina. Però amo farmi ogni tanto una frittura.
Dopo tante prove e tanti insuccessi, sono arrivato alla seguente conclusione:
a) Calamari,seppioline e scampi devono essere umidi ma non bagnati.
b) Farina dura tipo 0 , mista con un pò di farina di semola.
c) Olio d'oliva abbondante.

L'olio deve essere molto caldo, non bisogna "saturare" la friggitrice, evitare la cottura "mista" (solo un tipo) per volta (hanno tempi di cottura diversi)...

5 commenti:

Carlo lo spoltorese ha detto...

Caro fraNcesco
La "fritturina" degna conclusione di ogni buon pasto a base di pesce "E' sacra ed inviolabile" quindi mi permetto di darti alcuni consigli:

1)Se puoi usa la padella (meglio ancora la "frissore" ha i bordi più alti) e non la friggitrice.

2)Per controllare la temperatura dell'olio devi far cadere una mollica di pane se frigge immediatamente e diventa marrone nel giro di pochi secondi la temperatura va bene.

3)La farina deve essere in parti uguali tra tipo 0 e farina di granoturco non semola

4)La frittura senza:
sardine "rosciulitt" (non conosco la traduzione) e granchi di sabbia (non i pelosi che si usano per il sugo) non può essere considerata frittura

5)Per asciugare l'olio usa la carta del Pane o del macellaio (la carta marrone) e non il comune "Scottex"

6)Il sale da mettere sulla frittura deve essere quello grosso che
Udite Udite...
triterete con una bottiglia di vetro spesso e NON con il mortaio!!!!! (in passato veniva usata la bottigli del VOV,Ferrochina Bisleri o Fernet branca)

6)Il limone, se il pesce è fresco, NON SERVE, quello si usa per le cozze!!!!!

Detto questo...Buona frittura a tutti!!!!!

fraNcesco ha detto...

Mi sembrano buoni consigli, ma aspetterei la conferma di epursimuove e di Graziana. In ogni caso, i ritmi veloci e moderni impongono una tecnica molto veloce e pratica: Cott & magnate ( cotto e mangiata)

epursimuove ha detto...

Caro Carlo lo spoltorese,sei un intefralista della cucina anzi, un "Talebano".
Io al confronto sono un acciaffone, eppure mi hanno sempre detto che "rompo" quando si cucina.
Però sui termini dialettali dei pesci fai un po di confusione.
Ma non si può essere sempre perfetti

Carlo lo spoltorese ha detto...

Eppursimuove
Hai ragione,sono un integralista della cucina, ma, sono fermamente convinto che:
Se una pianta non cresce senza radici ed una casa non si regge senza fondamenta, come può un uomo fortificarsi senza radici? A mio giudizio le nostre radici sono le nostre tradizioni, la nostra gente,la nostra cultura, il nostro dialetto, la nostra città la nostra regione ecc.
Ciao

Graziana ha detto...

Francesco,

non posso che accogliere i consigli di Carlo lo spoltorese: la frittura la faccio di rado, ho solo da imparare; avete detto praticamente tutto.

Aggiungo un semplice accorgimento: in caso di frittura abbondante e prolungata prolungata, onde evitare che l' olio diventi scuro e comprometta il colore dorato agli ultimi pesci, è importante scrollare di volta in volta la farina in eccesso, magari utilizzando una sorta di cestino traforato dai bordi bassi.

Personalmente uso l' olio d' oliva oppure l' olio di arachidi.