venerdì 29 febbraio 2008

Epursimuove, semplicemente ...












... Buon Compleanno!!!

lunedì 25 febbraio 2008

Meteo Pimavera 2008, come sarà?

Da giorni osservo con curiosità l'evoluzione delle principali figure meteo, cercando di cogliere alcuni segnali tipici che indichino l'avvicinarsi dell'equinozio di primavera e il succesivo cambio di circolazione generale che solitamente avviene in vicinanza degli equinozi.

Francamente in questo periodo di fine inverno, a dire il vero un po' stravagante nel nostro continente, si fa un po' fatica a cogliere qualche segnale che incoraggi a togliersi qualche indumento pesante. Va segnalato che l'inverno 2008 è stato mite unicamente nel nostro continente, mentre l'inverno asiatico, sia nel medio oriente che in estremo oriente, è stato assai rigido come pure, in parte un po' minore, nel continente americano.

La depressione polare canadese, quella trottola meteo che gira nel nord atlantico fabbrica di fronti perturbati, anche quest'inverno è stata particolarmente attiva ed ha difatti impredito le ondulazioni meridiane nel nostro continente, rilasciando spesso invece un più mite flusso zonale atlantico su gran parte d'Europa, con la conseguenza di un blando inverno nel mediterraneo.
Ora questa figura dopo tanto lavoro sembra tirare un po' il fiato e questo farebbe pensare ad un ritorno delle ondulazioni meridiane e quindi all'arrivo di aria fredda anche dalle nostre parti ed ad una dinamicità perturbata nel mediterraneo.

Per essere concisi, cari amici del blog, si può dire che marzo inizia con una situazione del tempo caratterizzata dai fronti atlantici che colpiranno inizialmente il centro nord e poi anche la restante parte della penisola, con tempo moderatamente perturbato, ma dal 5/6 marzo (come il modello meteo evidenzia) la situazione potrebbe complicarsi per il probabile arrivo di aria fredda di origine artica marittima, insomma un colpo di coda di questo pigro inverno europeo che forse complicherà i nostri progetti per le vacanze pasquali.

Come sempre vedremo, pronti segnalarvi novità per le vostre vacanze.

venerdì 22 febbraio 2008

I proverbi di mia nonna


Ho letto sul giornale la notizia dell’abbattimento del satellite statunitense tramite un missile. La motivazione era che non era più sotto controllo, poteva cadere sulla terra con tutto il suo carico di combustibile, quindi è stato meglio abbatterlo nello spazio. Costo dell’operazione: milioni di dollari. Dopo qualche minuto ho ripensato ad un proverbio che mia nonna mi diceva: “Ni sputà nciele ca ngocce taricasche” (Non sputare in cielo che ti ricade sulla testa). Ho pensato, se hanno “sputato” un missile in cielo è possibile che i prima o poi qualcosa in testa ci cada!!!!!!!!

Week end dal sapore primaverile, approfittiamone!!

Amici sbloggati, in questo fine settimana il clima sarà generalmente stabile e soleggiato (a parte qualche foschia e banco di nebbia in val padana e localmente sulle valli del centro), con temperatura in netto rialzo specialmente nei valori massimi.
Insomma un fine settimana dal sapore primaverile, e consiglio vivamente di approfittarne con gite fuori porta soprattutto in montagna (ben soleggiata) poichè, osservando le previsioni a lungo termine, il mese di marzo pare prometterci ben poco di buono.
Infatti i modelli continuano a dare per i primi di marzo una situazione meteo alquanto instabile nello scenario mediterraneo, con ondulazioni meridiane che favoriranno discese di aria fredda dalle regioni scandinave sin nel cuore del mare nostrum.
Per concludere cari amici del blog, marzo inizia con delle basi meteo che hanno ben poco di primavera e, visto la tendenza degli ultimi anni, c'è da aspettarsi un mese dinamico ed instabile con infiltrazioni fredde tipiche dei mesi invernali

martedì 19 febbraio 2008

“Domenica al museo. In famiglia al museo Cascella”


E’ con grande piacere che vi segnalo l’iniziativa :
“Domenica al museo. In famiglia al museo Cascella”
E’ una bella iniziativa che fa conoscere il nostro museo ai nostri bambini.
I percorsi organizzati sono interattivi e catturano l’attenzione dei bimbi in un modo stupendo. L’anno scorso sono stato molto contento sia dell’organizzazione che dei contenuti.
Quindi ricordate:
Domenica 2 e 9 Marzo tutti al museo Cascella via Marconi 45 65100 Pescara
Ricordate…..l’ingresso è gratuito!!!!!!
Per ulteriori informazioni potete andare al link !!!
http://www.irenediruscio.it/in_famiglia_al_cascella/in-famiglia-al-museo-cascella-2-e-9-marzo-2008

domenica 17 febbraio 2008

L'ONESTA'

Ogni giorno mi capita un po' ovunque di assistere a "spettacoli" poco gratificanti; al lavoro ti capita di incontrare persone che mostrano un interesse, un'attenzione verso di te solo perchè hanno qualcosa da chiederti, in televisione senti politici riempirsi la bocca di demagogie e populismo, per strada o perfino a casa tua incontri persone che hanno fatto corsi di formazione per imparare a fregarti e mollarti un prodotto che a te non serve proprio.
Cose di questo tipo ci sono dovunque in qualsiasi settore, ed essere corretti equivale ad essere un pesce fuor d'acqua, un diverso. Un quadro triste, malinconico risultato di una lunga campagna che da decenni impera nella nostra società.
Poi quasi per miracolo un giorno ti capita di vedere, di assistere ad un gesto di onestà, di correttezza leale in rispetto della proprietà altrui, dei diritti altrui.
L'onesta vera e sincera quando, ormai molto raramente, la incontro quasi mi commuove, un gesto sulla via dell'estinzione nelle nostre esistenze piene di finzione.

sabato 16 febbraio 2008

Orfeo ed Euridice

Ho sempre detto di non amare le feste convenzionali; quelle del 14 febbraio e dell' 8 marzo in particolare, le farei passare decisamente sotto silenzio.
Comunque una riflessione sull' amore, o meglio su un amore mitologico che mi ha sempre commosso da quando ne sono venuta a conoscenza, vorrei condividerla.
E quale amore ...
Orfeo musico e poeta, scende negli regno degli inferi, deciso a riportare in vita l' amata Euridice.
La sua poesia e il suo canto sono all' ennesima potenza: riesce a commuovere le Erinni, a convincere Caronte, a placare i perfidi avvoltoi, a sedare le ire dei dannati che lo ghermivano.

Eccolo finalmente al cospetto dei sovrani infernali: Plutone e Proserpina ai quali pietosamente porge la sua estrema richiesta. Il re lo dissuade dalla sua drammatica impresa con parole dure, ma oneste:
- Di qui nessuno può tornare nel mondo dei vivi.

Proserpina sembra la più buona e la più umana, l' unica che si muove a compassione:
- Lei ti seguirà mentre tu continuerai a cantare e a suonare la tua lira, badando di non voltarti, altrimenti la perderai per sempre.
Ma Orfeo, proprio alla soglia della luce, si volta e perde nuovamente e per sempre la sua Euridice.

Fu debolezza la sua? Certo che no.
Fu pura humànitas e ben lo sapeva la perfida Proserpina; sapeva che le condizioni da lei imposte sarebbero state umanamente impossibili.
Poetare e cantare sono atti creativi e profondi: dove avrebbe trovato l' ispirazione il disperato, tenero e coraggioso Orfeo se non nell' amata Euridice? Se non si fosse voltato, non avrebbe più cantato ...

La mia riflessione prende spunto dalle considerazioni di F. Blezza nella sua ben più complessa analisi in chiave attuale del mito di Orfeo.


lunedì 11 febbraio 2008

Meteo, gran gelo in arrivo su est Europa, Italia fuori dai giochi

Amici sbloggati siamo alla vigilia di una intensa irruzione di aria davvero gelida che colpira l'est europeo fino ai Balcani, fiacendo piombare queste regioni in un gelo "polare".

Inizialmente sembrava che anche la nostra penisola, almeno in parte, dovesse essere interessata da questa irruzione, ma le ultime elaborazioni sembrerebbero escludere questa possibilita, in pratica saremo lambiti dai margini della corrente gelida.
Dunque le possibilità per una ondata di freddo e gelo, tanto attesa dagli amanti dei brividi, si riducono al lumicino e quest'inverno sembra scivolare senza troppi intoppi verso la primavera.
E' ancora presto per tirare le somme a consuntivo, ma certo se passa questa importate irruzione fredda, le possibilità di nuove ondate fredde si fanno alquanto remote.
Come sempre vedremo, anche perchè basta un leggero spostamento dell'alta pressione che convoglierà questa irruzione per sparigliare le carte e far piombare anche l'adriatico al gelo.

mercoledì 6 febbraio 2008

Bejaflor vola ancora alto

Bejaflor (colibri) ha vinto un'altra volta. Ho visto tutti i punteggi delle scuole e i voti sfiorano tutti il 10. Insomma non mi sembra un giudizio molto equilibrato. La ragazza nella foto era quasi nuda, come potete capire anche se il portoghese non lo capite. Ha fatto perdere alla scuola mezzo punto, molto importante. Ho votato nell'inchiesta del giornale O Dia, se il nudo era eccessivo...ho votato si insieme al 52%, il 48% invece sostenevano che si era piccolo ma lo portava..quindi...
Ora vediamo i giornali italiani quanto saranno contenti.
Beijaflor rappresenta in un certo senso anche una mia vittoria, poichè il tema era lo stato dell'Amapà...situato sopra l'Amazzonia al confine con la Guyana Francese, era prima considerato un territorio e da pochi anni invece è uno stato.
Molti brasiliani non sanno nemmeno dove si trova, talmente è fuori dalle rotte turistiche straniere e regionali...mi ha sempre affascinato, vorrei tanto andarci...da molto tempo sogno di andarci.
La capitale Macapà è tagliata in due dall'equatore.
Mangueira, o meu mangueira, non so perchè mi dispiace tanto ed è arrivata questa volta addirittura quasi ultima (decima)...dovrò andarci io per risollevarla... , e si...il sottoscritto di sogni ne ha tanti!!! Eppure il suo samba enredo (samba di carnevale) è quello che mi è piaciuto di più come l'anno scorso...molto orecchiabile.Per vincere però non basta.
Il direttore di Bejaflor (ricordiamo che i nomi delle scuole sono le favelas di Rio) ha detto che la sua arma vincente è stata quella di lavorare per la comunità, l'unione , l'identità per lui hanno fatto la differenza.
Il Carnaval è finito. Ora in Brasile torna la voglia di starsene per la spiaggia, o per i campi, ricordando nel silenzio dopo la tempesta di tutti i sensi che ci sarà un altro Carnaval.
E' tempo di saudade. E' tempo di guardare l'oceano, di guardare avanti...
Ho vissuto anche io il post Carnaval, per tre volte. Questo è il dodicesimo.

lunedì 4 febbraio 2008

Ci sarò


Prossimo anno ci sarò, se Dio vuole.
E se da italiano, non avrò bisogno di un permesso speciale.

Chegou de novo a vergonha

E' di nuovo tornato il Carnevale. Nuovamente i nostri cari giornalisti mostrano la loro scienza, documentano i topless e i culi al vento. Maledizione che rabbia.
Immagino che questi schifosi giornalisti vadano a spese nostre (fonti pubblici) a Rio per prendersi il sole e pagare qualche donnina. Immagino i loro potenti obbiettivi, la loro stupida arroganza supportata dai loro idioti giornali, anzi, pardon, dai loro pezzi di carta stampati.
E' una vergogna.
La festa più grande del mondo, seguita in diretta da un miliardo di persone raccontata cosi, con delle foto che di osceno hanno solo il fatto di essere state scattate.
E' questo il messaggio che i nostri media, comprese le oscene tv che abbiamo che raccontano il Carnaval, si lo scrivo in portoghese poiché in italiano il Carnaval è tutto un anno: un anno di vergogna.

Meteo febbraio, in arrivo fredde sorprese....

Amici sbloggati, brevemente vi informo delle ultime novità meteo che i modelli stanno con una certa insistenza proponendo nelle ultime 24 ore: nella Russia è tornato prepotente ed è in ulteriore rinforzo l'anticiclone termico russo siberiano che tra due tre giorni si fonderà con un alta presente nel mediterraneo. Pertanto l'est europeo si raffredderà in modo consistente con temperature che scenderanno di diversi gradi sotto lo zero e, nel fine settimana, fredde correnti nordorientali dovrebbero colpire la nostra penisola con clima particolarmente freddo sul versante adriatico.
Insomma questa è probabilmente l'ultima possibilità per quest'inverno di scaricare un po' di vero freddo e di neve sulla nostra penisola, ed per gli amanti del "gelo" l'ultima occasione di godersi un po' di "brividi di freddo".
Vedremo, certo a guardare il clima di questi ultimi giorni non si direbbe proprio, ma la meteorologia è sempre pronta a smentirsi e a ricordare a chi gia pensava alle "rondini" che la natura ha i suoi tempi!!!!

Dolce tipico di Carnevale



E' con grande piacere che trascrivo la ricetta presa dal libro "La cucina di mamme" di Raffaele Fraticelli.

Questa ricetta vorrei dedicarla ai mie amici sbloggati:

Ad Epur si muove dedico il miele...che pur se sciolto....basta rimetterlo alla finestra per tornare piu duro e compatto di com'era prima.

A Graziana dedico.... il profumo che si sprigiona durante la frittura "di li ciciarille" e soprattutto l'esplosione di profumo che si sprigiona quando si amalgama ilmiele.

A Fran.... dedico il "borbottio" dell'olio bollente!!!! Può essere pericolosissimo ma.......rende tutto più buono!!!!!

La cicirchiate
Se fa la fundanelle de farine
Sopr’a la spianatore, a la cucine
E’mmezze ce se sbatte quacche ove,
nu bicchierucce de renelle nove,
lu zucchere, mezze bicchiere d’oje,
la farine, quelle che s’areccoje.
Se m’mbaste, se lavore, ammonte e bbasse,
e quelle se raffine gna s’ammasse,
all’ùteme se fa come ‘na palle
se mette a repusà, coperte, calle.

Facème intante n’àtra mmasciatelle
Se fa vullì l’acque entr’a ‘na tijanelle
E ce se cale pe’ ppoche minute
Nu pònije de màndele acciaccate.
Se càccene a nu piatte, bbelle-bbelle
Un’a la vote je se leve la pelle;
Pò dentr’a ‘na ferzurelle sbusciate
Sopr’a lu foche je se dà ‘na bbruscate.

E’ fatte, e jamme a ricchiappà la paste,
quelle s’arepusate e mo j’avaste:
poche a la vote, scì nu pezzetelle,
s’arrotele, s’allonghe bbelle-bbelle,
e ce se fa come nu maccarone,
gnè ‘na detelle, fatticce, va bbone:
dapù se taje a pizzette a pizzette,
diceme grusse come li gnuccitte.
Se spanne assopire pè la spianatore
E ppe’ nen farle appiccecà tra lòre
Se fa ‘na spolverate de farine
Come se stesse a nengue, fine fine.

Jamme nghe la fervore, mitte l’oje,
lu foche allegre, se cuminge a frije!…
Li ciciarille zòmbene tra lòre
Contente, e po’ dovente color d’ore;
se càccene, se fanne sculà bbone
sopr’a ìna carta gialle di maccarune.
Li pizzittille è fritte ttutti quante?
Brave jamme dicènne, jamme avante.

E mo si pije lu mieile nustrane
Se fa scallà dentr’a nu tijane,
quande si struje, belle uguale-uguale,
si pije li ciciarille e ce se cale;
pure nu ‘m po’’ de mandele abbruscate,
s’ammischie tutte: ahunite, vuscecate;
quande l’impaste se vede ca è fatte
se po’ revutecà dentr’a nu piatte:
dicème ‘na spasette nghi li fiure,
quelle accuscìnde fa bella figure.
S’aggiuste tonne-tonne mo ch’è calle
Apparecchiate come nu taralle;
s’allisce, si guarnisce nghi li dite
le màndele abbruscate, li candite,
coma si dice, propie gnè ‘na spose,
come si fusse nu buchè de rose!

Se mette a la finestre a la serene
Quelle si ggele, strette e si sisteme.
Pinete lu cartelle ècche, se taje,
la cicirchiate è bbone , è bbone assale.
Pecchè se fa a ccuscinde ‘sta ricette?
E’ gnè le facè mamme, sci benedette!
E propie a Carnevale le facève,
E’ come li curiàndele –diceve-
cuiràndele dòce, de grazie di Ddijela cicirchiate porte l’alligrije!…

P.S. Se qualcuno fosse interessato alla traduzione può richiederlo nei commenti!!!!

domenica 3 febbraio 2008

San Biagio, ovvero "le panicelle di Taranta Peligna"

Oggi festa di San Biagio, noto come protettore della gola.

A Taranta Peligna(CH) la tradizione lo indica protettore dei lanaioli. Il Santo, infatti, prima di essere decapitato fu martirizzato con i pettini di ferro, usati per pulire la lana appena tosata.
La preparazione delle panicelle è lunga e laboriosa:

La pasta viene messa a lievitare il 30 gennaio dentro grandi madie di legno. Nel pomeriggio del 1° febbraio, al suono delle campane viene lavorata lungamente dagli uomini; poi viene fatta a pezzi dalle donne. Nuovamente messa a riposare, dopo un' ulteriore manipolazione, vengono finalmente confezionate le panicelle..

Tocca alle ragazze portarle al forno per la cottura, in corteo, tra due ali di folla. Benedette durante le cerimonie liturgiche del 3 febbraio, vengono distribuite ai fedeli.


Vi incollo i ricordi che una collega di Taranta Peligna (che vive nel Veneto) ha voluto condividere con me:
"La panicella ha la forma di una mano aperta benedicente, le dita vengono timbrate con il simbolo della confraternita dei lanieri.
Tutta la festa di San Biagio è legata alla tradizione della lavorazione della lana ed è molto antica, risale al XVI secolo.
Il Santo è il protettore della classe dei lanieri che aveva fatto erigere la chiesa al centro del paese.

Di questa oggi restano solo le mura, la porta di legno intagliata con le storie del Santo e un pezzo di campanile.

La forma della panicella comunque richiama anche uno strumento che usavano gli scardalana per scardare la lana: lo scardasso.

"Della festa di San Biagio io continuo ad avere lontani ricordi.
Nel mese di febbraio non sono più tornata a Taranta, ma so che le panicelle continuano ad essere fatte ogni anno, mia madre ne conserva sempre per i suoi nipoti.

E' vero, nel mio paese da sempre si è lavorato la lana. Oltre alle coperte decorate con motivi floreali, erano un tempo famose le "paccotte".

Hai presente le coperte grigie che utilizzano i militari? Ecco, quelle sono le "paccotte", sono di pura lana, un po' grezze. Nel lanificio del mio paese inizialmente si produceva quel tipo di coperte, anche colorate di rosso, oppure grezze di panno, a quadri. Erano coperte molto calde.

Il tempo della mia infanzia è sempre stato scandito dal suono delle sirene dei due lanifici. Oggi è proprio quel suono una delle tante cose che mi mancano nella vita del mio paese!

Devi pensare che nei due lanifici si partiva dai fiocchi di lana grezza delle pecore e si arrivava fino alla produzione delle coperte e dei tessuti di lana. Quando ero piccola ci entravo spesso. Mi ricordo nei dettagli i rumori dei telai, il vapore nella zona della tintoria, la cardatura della lana, tutti quei fili che si srotolavano e poi il grande magazzino dove arrivavano le coperte in deposito.

Tutte le mattine queste venivano caricate e portate nelle case perchè il lavoro delle frange da annodare era tutto artigianale e veniva fatto dalle casalinghe. Un modo come l'altro per riuscire ad arrotondare con pochi spiccioli le entrate familiari e contemporaneamente badare ai figli che erano sempre numerosi! ;)

Quando sono arrivate le fibre sintetiche è cominciato il calo diella produzione, le leggi del mercato sono terribili! I proprietari hanno fatto altre scelte, hanno cominciato a trasferire a Pescara gran parte della loro attività, alcuni si sono dati al commercio... e alla fine un lanificio è stato chiuso e un altro lavora ancora con telai più moderni e credo con due tre operai. I filati arrivano direttamente da Prato.

Sono bastati pochi anni per cancellare un'attività che affonda le radici in un passato molto molto lontano e che pare sia nata perchè nel greto del fiume (l'Aventino) si trovava un tipo di argilla molto capace di imbiancare e purgare la lana. (a proposito di rapporto dell'uomo col fiume)"

chiedo scusa della lungaggine, i post devono essere brevi...ma ogni lettore ha tutto il diritto di non leggere...conoscere il nostro meraviglioso Abruzzo è un diritto/dovere oltre che un piacere ... almeno per me ...