domenica 4 marzo 2007

LA PRIMA STELLA NON SI SCORDA ...MAI.


Bella l'astronomia, poter vedere le stelle, riconoscerle, nominarle una ad una... Sirio, Castor, Pollux, Rigel, Aldebaran ... riconoscere le costellazioni è una sensazione bellissima, uno spettacolo affascinante tutto free.
L'hanno studiata tutti, dai cinesi ai persiani, dagli egiziani agli arabi, dai celti ai greci, dai maya agli incas, in tutti i continenti ci sono state delle civiltà appassionate dallo studio degli astri.

Ieri c'è stata un eclisse di luna, (vedi foto ore 23,30) uno spettacolo da vedere che meritava qualche minuto d'attenzione, e così mentre osservavo la luna che lentamente si celava dietro il cono d'ombra terrestre, mi sono ricordato della prima lezione di astronomia nautica a scuola, quando andammo sul planetario dell'istituto, e tutti col naso in su e bocca aperta per lo stupore, ad ammirare la volta celeste che ruotava intorno a noi. Quel giorno ci insegnarono a riconoscere la più importante stella dei marinai, almeno per chi naviga nel nostro emisfero, la stella polare che per secoli ha guidato i marinai di mezzo mondo.
E' stato un'amore a prima vista, un colpo di fulmine, e così ancora oggi, quando mi capita osservare il cielo di notte, la cerco sempre e provo piacere nel trovarla. Questa foto che pubblico di lato, indica dov'è la polare, rispetto alla costellazione più semplice da trovare, l'orsa maggiore comunemente chiamata carro maggiore, non scrivo altro, vi invito a cliccare sul link: http://www.astronomia.com/guide ed entrerete su una guida del portale italiano di astronomia, (Astronomia.com), che trovo davvero utile per chi vuole muovere i primi passi, ed anche per chi vuole rispolverare antiche passioni dimenticate. All'interno della guida, cercate il link "La prima Stella Polare " e vi verrà spiegato come trovarla facilmente, nello stesso modo in cui è mi è stato insegnato tanti anni fa a scuola, da un professore bravissimo e che amava il suo lavoro e le sue materie, pesanti da apprendere ma che riusciva ad insegnare in modo semplice.
Allora di nuovo buona navigazione, questa volta non servono vele o scotte, basta sollevare il capo e guardare l'infinito e .... contemplare.












3 commenti:

Fame di fama ha detto...

Ho avuto la fortuna di ammirare la "luna rossa" sabato sera da un lucernaio di una mansarda.
Occasioni come queste mi fanno pensare che ci sono ancora delle cose rimaste (fortunatamente!) invariate dalle origini dell'umanità: come i primi uomini abitanti di questo pianeta, anche noi continuiamo a stupirci dei prodigi della natura...

Carlo lo spoltorese ha detto...

Nei campi estivi che facevo con gli scout la mia attività preferita era la veglia alle stelle, essa consiste nello sdraiarsi a terra e guardare le costellazioni. Era FAVOLOSO osservare lo stupore dei ragazzi quando riconoscevano una qualsiasi costellazione!!!!! Orione era la più gettonata. Non vi nascondo che il fascino per le stella era anche mio e tuttora nelle calde notti estive vado in montagna per tornare a guardarle. Un sogno nel cassetto è quello di riuscire a vedere la Croce del sud, sono sicuro che mi commuoverò.

fraNcesco ha detto...

La croce del sud l'ho vista ed è bellissima. Non per questo è riportata in diversi Paesi dell'emisfero meridionale. Ricordo una volta però, di aver visto un immenso Orione quasi dall'equatore, e mi ricordo che piansi dalla meraviglia e dalla gioia.