mercoledì 28 marzo 2007

Un viaggo per Betelgeuse

Volevo fare un commento al post di Epursimuove, ma ho deciso di fare un post.
Quando guardo il cielo, anche io mi emoziono, penso sempre alle distanze e al fatto che sto vedendo il passato. Infatti, per esempio, Betelgeuse è lontana 427 anni luce, quindi quello che vediamo la notte è come era 427 anni fa.
Voglio fare un conto matematico.
La massima velocità di un veivolo spaziale umano è stato raggiunto da Helios: 252,792 km/h
Immaginiamo che oggi 28 Marzo parta per Betelgeuse....considerando che la luce viaggia a circa 1,079,252,848.8 km/h...arriverei a Betelgeuse ( se la distanza stimata fosse precisa).... 4.036.966.863.000.960 Km di distanza.....quindi in 1.823.004 anni...ovvero il 28 Marzo 1825011 considerando la vita media di una persona (80 anni)...arriverebbe a Betelgeuse la 22812° generazione.
p.s.
Il limite dell'universo è attualmente valutato in 79 miliardi di anni luce....un viaggio solo andata sarà solo di 33.727.708.665.105 anni e molto probabilmente l'universo sarà cambiato tanto prima del nostro arrivo...forse non esisterà più o forse si sarà allargato di altri 79 miliardi di anni luce....

Siete pronti per il viaggio?

3 commenti:

epursimuove ha detto...

Quanti numeri, mi ci perdo anzi naufrago.
Di Betelgeuse vorrei ricordare che è una gigante rossa, ossia un stella nella fase terminale della sua esistenza, con l'espansione degli strati esterni ormai liberi dalla gravità del nucleo in esaurimento.
Se il sole diventasse una gigante rossa, i suoi strati esterni lambirebbero probabilmente la superfice del nostro pianeta.
Quindi è quasi certo che un improbabile viaggio su Betelgeuse risulterebbe vano poichè nel frattempo accadrebbe....lo spiegherò in un prossimo post.
Saluti

Donato ha detto...

FraN

Pensare a queste distanze così grandi, francamente mi fa un pò paura e in fondo credo faccia capire che l’uomo e solo un minuscolo granello di sabbia in mezzo all’oceano dell’universo

Fame di fama ha detto...

Quando si approfondisce il tema delle distanze astronomiche si va sempre a cascare nella filosofia.
Per esempio quando si tenta di definire i concetti antitetici e per noi indefinibili di infinito e di assenza totale di materia.
Ciò mi spaventa ma allo stesso tempo mi consola: l'uomo difficilmente potrà raggiungere la Verità assoluta e dovrà ancora affidarsi alla sua capacità di sognare...