martedì 3 aprile 2007

A caldo !!!!!!


Sono frastornato, chiudo gli occhi ed il volto di bambini mi appare,
sento ancora il profumo dell’ Africa, nelle mie orecchie è ancora presente il ritmo incessante delle “carabass” e dei “Djambe”.
Guardo quello che mi circonda e lo vedo con occhi diversi.
Queste sono le sensazioni che fin dall’atterraggio a Roma mi assalgono.
Il popolo senegalese è letteralmente fantastico,
non chiede elemosina, non chiede soldi, i Mussulmani (la maggior parte della popolazione) convive pacificamente e FRATERNAMENTE con i Cristiani, non hanno grossi problemi di Alcol e Droga, hanno solo voglia di lavorare, ti chiedono solo i mezzi.
Sono stato ad un villaggio distante 350 kM a sud di Dakar una condizione sanitaria pessima, una miseria sopra ogni regola ma sono fieri di vivere. I bambini cercano solo di stringerti le mani e di essere abbracciati, gli uomini in quelle isole non ci sono, sono in Europa a lavorare, a Dakar a lavorare, in mare a lavorare o semplicemente andati via. Chi manda avanti il villaggio sono le donne, con una forza immane gestiscono le poche risorse che hanno, il pesce e talvolta qualche soldo che i mariti inviano.
Le donne sono in tutti i sensi i “pilastri portanti” dell’intero villaggio. Hanno suscitato in mé un senso di ammirazione come mai ne avevo avuti.
Se un giorno dovesse finire la forza di quelle donne la popolazione si estinguerebbe nel giro di pochi anni..
Questo primo post per farvi assaporare quello che ho visto.Appena rimetterò in ordine i miei appunti vi farò partecipi di cose straordinarie sia in positivo che in negativo per adesso vi dico soltanto che ho già prenotato il viaggio per il prossimo Ottobre, si avete capito bene!!!! Non li abbandonerò, ho promesso ad un amico di 8 anni che gli farò vedere com’è fatta una palla, e soprattutto cosa ci si fa.

3 commenti:

Graziana ha detto...

Bentornato tra noi spoltorese :-)
Il tuo coinvolgimento emotivo ci fanno pregustare i frutti di questa tua singolare esperienza di viaggio.

Fame di fama ha detto...

Appassionante, commovente e denso di veri spunti questo tuo primo resoconto.
Forse la frase più significativa è: "una miseria sopra ogni regola ma sono fieri di vivere".
Leggerò avidamente la trascrizione dei tuoi appunti che m'insegnano a pensare alla Vita con dei significati che rischiavo di dimenticare...

epursimuove ha detto...

Nel leggere queste poche righe, mi è subito tornato in mente quando nel ormai lontano 1992 viaggiai con un auto a noleggio tra i villaggi interni del nord est brasiliano l'area più povera del paese.
Dopo tanti anni ricordo ancora benissimo la miseria vissuta con dignità, ben lontana dagli squallori delle favelas urbane e l'essenzialità delle loro vite ben lontana dagli stress delle nostre vite che annaspano nel superfluo quotidiano.
Ero un ragazzo e quell'esperienza, se pur di semplice viaggiatore, me la porto dentro ancora oggi.
Ben tornato Spoltorese.