mercoledì 4 aprile 2007

IL QUARTO APRILANTE.....


Il quarto aprilante quaranta durante diceva caro fraNcesco un antico saggio popolare di cui francamente non conosco bene le origini.
Dalle nostre parti si sente dire, come tu hai erroneamente scritto negli avvisi ai naviganti, il quattro brillante e questo è sicuramente frutto di un tam tam popolare che ha portato ad una distorsionie lessicale della forma corretta.
Francamente su questi detti e sulla loro credibilità sono piuttosto scettico e di detti ve ne sono parecchi in giro per l'Italia, come la candelora o il 2 dicembre di cui non ricordo quale Santo o Santa sia, in ogni caso sono parte della nostra cultura popolare, ma cortesemente non date a questi detti una valenza troppo seria, poichè le probabilità che ci prendano sono esattamente del 50%.

Quest'anno come avrete gia notato, di cialtronate meteo clamorosamente smentite dai fatti se ne sono già viste parecchie (quanta folla sulle spiaggie), ed è un continuo ascoltarle, perchè sulle previsioni meteo sempre più spesso ci si atteggia da competenti.
In tempo non sospetti dissi che probabilmente ad un inverno anomalo, la natura avrebbe reagito con un elementare legge fisica compensando le "carenze" invernali e confermo questa tesi.
Le circolazioni generali dell'atmosfera sono tutt'altro che "estive", nel senso che provocheranno nuovamente ondulazioni meridiane, e temo che questa prossima pausa di tempo discreto che ci accompagnerà nel periodo pasquale sia di breve durata.
Per la bella stagione comunque consiglio di osservare il cielo, magari non le stelle, ma pazientemente aspettare quel simpatico uccelletto che tutti gli anni torna a nidificare sotto i nostri tetti che di meteorologia forse ne capisce più di qualche assessore.

3 commenti:

Graziana ha detto...

Concordo con te: i detti popolari non possono avere nessuna pretesa di scientificità, ma già dargli una possibilità del 50% è abbastanza.
La Santa cui alludi per il 2 dicembre è Santa Bibiana e il detto è questo: "se piove per Santa Bibiana piove per 40 dì e una settimana"

I detti popolari, e non solo quelli per la metereologia, mi fanno tenerezza: mi viene da pensare al tentativo del mondo prescientifico, di dare un ordine, una sommaria strutturazione a fatti ed eventi, tendando una sorta di prevedibilità, legata alla lotta quotidiana per la sopravvivenza.

Il criterio era la semplice osservazione empirica che annotava la ricorsività di certe concomitanze del tipo: "rosso di sera buon tempo si spera", "cielo a pecorelle, acqua a catinelle" e, forse, nella loro prescienza, forse hanno un fondamento maggiore delle cialtronerie cui alludi nel tuo post.

Ti rinnovo i complimenti per la capacità di 'lettura' che dà riscontro alle tue previsioni.

epursimuove ha detto...

Grazie per i complimenti Garziana.
Personalmente seguo questo materia da ragazzino; ricordo quando mio padre tornava la sera stanco dopo una giornata di mare(da mezzanotte alle sei del pomeriggio, altro che 8 ore) e si sedeva sulla poltrona davanti la TV per poi sistematicamente crollare.
Prima però mi chiedeva due cose:
"famme lu conte", ossia il calcolo di quanto guadagnato con la pesca e "da nu sguarde a lu tempe" di vedere le previsioni meteo per poi riferirgliele.

Parlando di osservazioni empiriche, Lui mi ha inseganto tanti piccoli segreti che costodisco con cura, perchè nelle previsioni locali a breve durata, la vera esperienza fa tanto, forse anche più degli studi.
Riflettendo su questa cosa credo di avere anch'io una discreta esperienza, perchè quotidianamente vedo previsioni scritte e poi osservo l'evoluzione reale del tempo.

Dalla mia parte ho la fortuna di lavorare in un porto, con gente molto diversa dalle mie radici, ma il mare e il cielo sono gli stessi (non esattamente purtroppo).

Graziana ha detto...

Che belle immagini .. anch' io ricordo il rito delle previsioni del tempo in casa di mio marito. Dopo le 20.00 il crollo per tanta fatica. Ma le previsioni del colonnello Bernacca o chi per lui, in realtà erano molto spesso una conferma di quelle empiriche.

Fai molto bene ad aver cura del bagaglio di esperienze che ti è stato affidato, le radici sono preziosissime, a volte un saldo sostegno in tutti i sensi.

Alla prossima.