domenica 1 aprile 2007

NOTTE STELLATA, ovvero, ASCOLTANDO VAN GOGH

" Ho composto questo quadro nel 1889, mentre ero ricoverato nell' ospedale di Saint-Rémy. Lo chiamo ospedale, in realtà era una casa di cura, meglio ancora, un manicomio.

... Mi hanno sempre definito e considerato un pazzo.
Ma se essere pieni di ardore, di passionalità, di sentimenti puri e intensi vuol dire pazzia, ebbene sì, sono fiero di definirmi tale anche oggi che le mie opere fanno bella mostra nei musei più famosi!

Vedo che la satmpa di questo dipinto è diffusissima, è persino assunto come avatar nei profili personali dei weblog. - si dice così?!? - La cosa mi lusinga non poco, spero solo di non essere diventato un luogo comune ...

Ma dimmi un po': lo avrai capito che la "Notte stellata" l' ho tatuata di tutto il mio essere ...

Dopo aver contemplato a lungo quel cielo di prima estate, ed essermi ritirato nella stanza, mi sono messo all' opera concitatamente carico di pathos.
In quel cielo e in quella terra ho letteralmente rovesciato me stesso, con immediatezza e ardore; avevo bisogno di alleggerire la tensione che prepotente e impietosa mi pulsava dentro.
Andavo alla ricerca si qualcosa che neppure io sapevo definire, qualcosa di irrgiungibile, smisuratamente più grande di me. Così ho fatto arte, quasi senza accorgermene...

Ho capito ... sei catturata da quelle inquiete e nere lingue di fuoco tese verso il cielo quasi a lambirlo ... Anche a me sono tanto cari gli alberi, soprattutto i cipressi svettanti verso l' alto, obelischi palpitanti che condividono con me il supremo anelito verso quella vetta irraggiungibile; quel cipresso è il mediatore tra cielo e terra.
E' saldo: incarnato e situato, ma si spinge lassù ... quella è la sua meta. Lui solo condivide con me questa tensione.

Ora guardala bene quella volta celeste ... No, non soffermarti sui colori che pur' io amo moltissimo; cerca di andare oltre, cerca di penetrare l' essenza che questi colori esprimono e comunicano: mi piace troppo essere compreso...

Quel cielo ha una vitalità fantastica; astri, galassie, nuvole: tutto è stupendamente vivo;tutto si muove in perfetta armonia e serena letizia, in una circolarità eterna, senza principio e senza fine: a quella realtà aspiro...
La tranquillità soporosa della terra, quella la sento indifferente, estranea, lontana, sorda, spesso ostile..."

E' una simulazione, una sorta di gioco di ruolo: entro nel personaggio e lo interpreto, senza trascurare gli elementi oggettivi di studio.

Il role playing, affiancando le metodiche tradizionali, può diventare una forma di costruzione attiva e motivante del sapere ; acquistare una valenza formativa non indifferente in una simulazione di gruppo, in cui la persona mette in gioco conoscenze ed emozioni, scoprendo e facendo scoprire parti del sé di cui molto spesso non è nemmeno consapevole.

P.S.
Lascio un commento al post del bullismo

8 commenti:

epursimuove ha detto...

Chapeaux Graziana, fallo più spesso.
Te lo chiede uno che di arte capisce ben poco e quando legge una recensione perchè vuol capire qualcosa, spesso si perde nei rivoli "artistici" del critico.
Bel post complimenti di nuovo; i tuoi post li paragono ai cipressi, che non formano boschi ma si elevano dalla "tranquilla soporosità della terra" in cui noi tutti ci dimeniamo.

epursimuove ha detto...

Commento al P.S. "Bullismo"...

notevoli le tue cognizioni pedagogiche, mi sorge un dubbio: non è che tra gli autori ci sia una psicologa o una docente ben preparata?
Comunque sia saresti un'ottima insegnante di materie ... "umanistiche".

Graziana ha detto...

grazie...veramente gentile ...
La stessa cosa vale per i tuoi interventi e per quelli degli altri membri di questo team: ognuno di noi ha imboccato sentieri che inducono a conoscenze, riflessioni, opinioni che sono fonte di ulteriori elaborazioni e arricchimento per gli altri..

...sono semplicemente una docente, senza aggettivi... :-)

Fame di fama ha detto...

Dovevamo immaginarlo che una persona cos' ricca di sensibilità e conoscenze potesse lavorare nell'ambito della formazione.
Questo ci rincuora un po': è bello sapere che gli allievi di oggi (che sono le persone mature di domani) hanno la possibilità di apprendere da una persona che non si limita alle mere conoscenze, ma tende sempre all'intelligenza (troppo spesso confusa con la cultura o, peggio, col nozionismo...).
Grazie anche da parte mia per i tuoi post che vanno al di là dei nostri semplici sfoghi.

Graziana ha detto...

Grazie a te ... generosissimo anche tu :-)

Non considero semplici sfoghi i vostri post, ma molto molto di più:
le poche cose che ho scritto sono state suscitate proprio dalle vostre argomentazioni ..

P.S. Lascio un commento al "Bacio" di Climt

Fame di fama ha detto...

Se i nostri post hanno superato l'iniziale intento d'essere dei semplici sfoghi è anche grazie all'opera di chi ha letto, argomentato e rilanciato la discussione indirizzandola verso forme più profonde di ragionamento...

P.S.
Letto e commentato il tuo commento al bacio di Klimt

Carlo lo spoltorese ha detto...

Leggo....... rileggo......... provo a capire.....ma la pittura è lontana da mè, sono un ignorante, poi, nella quiete della notte mentre in cuffia ascolto un brano di Petrucciani riesco a vedere le immagini del quadro ed a comprendere quello che Graziana descrive con una sensibilità che solo un animo raffinato può avere.
Ora comprendo questo capolavoro.

Grazie

Graziana ha detto...

Ignorante?!
Carlo, lo sono anch' io, per tutte le cose che ignoro, e sono tantissime, anche nel campo dell' arte...
Sensibile?
Forse sì, ma non più di te:

dire a proposito di uno di quei bambini poveri ma fieri di vivere "ho promesso ad un amico di 8 anni che gli farò vedere com’è fatta una palla, e soprattutto cosa ci si fa", non è nobiltà e profondità d' animo?

Aspettando di conoscere il popolo senegalese come non ho mai fatto, auguro a te e a tutti buona giornata.