mercoledì 16 maggio 2007

IL BANDOLO DELLA MATASSA


Le nostre esistenze, scandite dai ritmi frenetici che abbiamo, si possono spesso paragonare ad una matassa di fili ben aggrovigliata.
E noi, nel tentativo di liberarla, quasi sempre procediamo in ordine sparso senza ottenere risultato alcuno.
Per liberare un groviglio di fili, la cosa migliore è, prima di muoversi, studiare accuratamente la matassa e i movimenti dei fili che la compongono, cercando di intuire dov'è IL BANDOLO....
Per ognuno di noi sarebbe cosa saggia, trovare il bandolo del proprio IO, capire stessi fino in fondo, le proprie esigenze e i propri limiti, anziche brancolare alla cieca sperando nella buona sorte... per poi ritrovarsi smarriti in un angolo buio tra "anime perse".

3 commenti:

fraNcesco ha detto...

L'importante che non si formino dei nodi...da buon "marinaio" sai che certi nodi sono difficili da sciogliere

Carlo lo spoltorese ha detto...

Epursimuove
Fermarsi sia pur per un istante a cercare "il bandolo" significherebbe molto,
però.....
ho conosciuto delle persone che hanno reputato la matassa troppo intrecciata ed hanno scelto di iniziare un nuovo gomitolo,prima di fermarsi bisognerebbe accertarsi di avere le giuste basi

epursimuove ha detto...

Già, ma anche prima di iniziare un nuovo gomitolo sarebbe giusto accertarsi di avere le giuste basi, e una sana "riflessione" sul vecchio gomitolo, forse aiuterebbe a evidenziare ed eliminare i nodi che ostacolano il senso delle nostre esistenze; anche perchè temo che iniziare un nuovo gomitolo sulle medesime basi del precedente, forse a breve creerebbe un'altra matassa... e allora si che sarebbe davvero tempo perso.