domenica 20 maggio 2007

Il nostro Ovidio

Guardate un pò chi ho trovato! Ovidio, allegorico sulmonese del 43 a.c.

"Io non avrei il coraggio di difendere costumi disonesti e di impugnare armi ingannatrici in difesa delle mie colpe. Anzi, confesso, se confessare i peccati può in qualche modo giovare; ma ora, dopo la confessione, ricado come un insensato nelle mie colpe"

Metamorfosi, in 15 libri di esametri. Il capolavoro di Ovidio, ultimato poco prima dell'esilio, contiene più di 200 favole di trasformazioni, dal Caos all'apoteosi di Cesare e Augusto. Vi si trova tutta la storia mitica del mondo, ma riorganizzata da Ovidio in una serie di racconti continuati. Il criterio generale di compilazione segue l'ordine cronologico, ma molto spesso Ovidio introduce eventi anteriori al fatto narrato o posteriori, collega le storie in base a rapporti familiari, elabora i racconti secondo affinità o diversità. Insomma si tratta di un racconto mosso e articolato, talvolta al limite dell'artificio, che mostra l'abilità stupefacente del poeta di legare tra di loro storie che apparentemente non hanno un filo logico comune. L'unico principio unificatore è la metamorfosi. Tra gli strumenti adottati dal poeta vi è il racconto nel racconto, grazie al quale il poeta trasforma i personaggi "narrati" in personaggi "narranti" che raccontano vicende proprie o altrui. Ecco qui un estratto...me lo sento vicino, Sulmona è a pochi Km da qui.

A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi mi spinge l'estro. O dei, se vostre sono queste metamorfosi, ispirate il mio disegno, così che il canto dalle originidel mondo si snodi ininterrotto sino ai miei giorni.Prima del mare, della terra e del cielo, che tutto copre,unico era il volto della natura in tutto l'universo,quello che è detto Caos, mole informe e confusa,non più che materia inerte, una congerie di germi differenti di cose mal combinate fra loro.

Tutto questo l'ho trovato su wikipedia, che da sola vale l'accesso ad Internet

2 commenti:

epursimuove ha detto...

Vero fraN, Wilkipedia vale ben più dell'accesso ad internet.

Fame di fama ha detto...

D'accordissimo sia su Wikipedia che sul genio di Ovidio.
Peccato che Sulmona si limiti ad (ab)usarne il nome per battezzare qualsiasi cosa cittadina, dal centro commerciale ai confetti...

Secondo me, se Ovidio vedesse le condizioni attuali della sua amata città scapperebbe di nuovo in esilio, ma volontariamente...