domenica 17 giugno 2007

COPPA AMERICA...ASPETTANDO LA FINALE


Sabato 23 Giugno...
inizia la finale di Coppa America tra il detentore, gli svizzeri di Alinghi, e gli sfidanti di Team New Zealand; la sfida è incerta ed aperta a tutte le possibilità.
Da un lato vi sono gli svizzeri con un team economicamente molto forte (dietro vi sono i colossi dell'industria farmaceutica svizzera) e dall'altra vi è un'intera nazione legatissa ai suoi sport, alle proprie tradizioni, e che si appassiona alla vela, come forse negli anni 50 gli italiani si appassionavano al ciclismo.
Inutile dirvi perchè simpatizzo per i Kiwi, credo che sia naturale per me tifare per questa piccola nazione posta in un angolo sperduto del Pacifico che ama la vela, il mare ed ha un profondo legame con emtrambi.

La terra della grande nuvola Bianca, come i Maori chiamano questo paese, è un luogo che mi affascina, una terra un tempo abitata solo dai Maori (giunti dalla Polinesia meridionale tra il 700 ed il 900), poi scoperta da un olandese nel 1600 (Tasman) che la tenne segreta per la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, per prevenire eventuali insediamenti della rivale Compagnia Britannica delle Indie Orientali.
Poi giunse il grande James Cook, e iniziò la colonizzazione inglese, simile a tante altre tristi storie di colonizzazione, con i Maori, popolo fiero, che vendettero cara la pelle fino alla resa nel 1840, quando con il Trattato di Waitangi, dovettero cedere la loro terra alla Gran Bretagna.

Ora conosciamo la Nuova Zelanda per la vela, il regby, per le pecore più numerose degli uomini, per il clima mite ( un po' meno al sud battuta dai temibili venti occidentali noti ai velisti con il nome dei "quaranta ruggenti"), e poco più.
Spero un giorno, magari anche lontano, di poter conoscere più da vicino questa terra, il popolo maori, magari assaggiando qualche loro piatto tipico, che chissà perchè, mi ispira più della cucina "britannica".



Dunque appuntamento per SABATO 23 GIUGNO ore 14.00 per assistere ad una grande sfida velica, ad un bellissimo spettacolo, dove la tecnologia conta molto, ma il talento velico/marinaresco forse conta di più e questa sfida magari ce lo dimostrerà.

2 commenti:

Graziana ha detto...

Amo anch' io la fierezza delle minoranze etniche, quasi sempre sottomesse con forze impari e con atteggiamento sprezzante: i Maori entrano a pieno titolo in questo novero.

Mi auguro anch' io che la passionalità, l' ardore, la fierezza, il vincolo con la tradizione abbiano la meglio.

Fame di fama ha detto...

Se dovessi ragionare ancora da sostenitore di Luna Rossa mi augurerei un'affermazionee netta di Alinghi per "mettermi il cuore in pace" e fugare tutti i se, i ma e le recriminazioni della finale persa malamente con i kiwi che forse poteva essere più equilibrata...

Se invece volessi far prevalere la sportività pura, l'ammirazione per un piccolo grande popolo, la cultura marinara, la forza della storia contro lo strapotere del dio Denaro, allora tiferei appassionatamente per lo sfidante New Zealand.

Penso che alla fine mi limiterò a godere dello spettacolo che sarà messo in scena da due equipaggi formidabili, grandi interpreti dell'arte velica.

Pertanto buon vento a Defender e Challenger e buon divertimento a tutti voi!