lunedì 4 giugno 2007

IL POSTINO XI

Il telefono squillava, Antonio non aveva notizie di suo fratello da tanto, troppo tempo. Squillò per 5 minuti, ma nessuno rispose. Ettore stava mangiando in solitudine, la ragazza rumena con il suo italiano sgrammaticato gli ricordava le sue giornate piena di errori ortografici. Era triste, non aveva amici,non frequentava nessuno, con le mani fra la testa osservò la pubblicità appesa sul muro, poi di scatto andò verso la porta osservando il mondo andare avanti. "Signore,signore cosa fare? tu non pagare?" Ettore rispose con calma: "io pagare ma non vivere" e tornò a sedersi.
Gasparre in quell'istante provò un brivido di freddo nonostante il caldo mitigato da una brezza oceanica che faceva ondeggiare le tende di lino gialle. Scese sulla spiaggia immerso in un coro di uccelli marini. Si sedette sulla spiaggia, osservando le alte onde di un mare perennemente agitato, una sua amica si avvicinò con un cesto di frutta appena colta. Si sedette senza dire una parola vicino a lui, mangiarono insieme la frutta, mentre Gasparre perse una lacrima dal cuore: sentiva che qualcuno aveva bisogno di lui, ma era lontano, troppo lontano...e non solo come distanza.
La ragazza vide la lacrima scendere sul viso di Gasparre e alzandosi disse: "guarda il mare, guardati attorno, è tutto come prima, è sempre stato così, non potrai cambiare tanto, il mondo è così ovunque tu andrai, ma tu sei pazzo come lo siamo noi e forse qualcosa possiamo ancora fare". "Grazie Marianna, mi domando sempre se ne vale veramente la pena...e mi rispondo sempre di si". Marianna si alzò, sorrise, e con una mano fece un gesto come di saluto verso il sole e scomparve fra le palme"

1 commento:

epursimuove ha detto...

a questo punto devo fare una stampa dell'etichetta "Il postino".
Faccio un po faticha a ricordare la trama, ma prometto che in questi giorni scriverò anch'io un episodio della saga questo piccolo grande postino.