giovedì 21 giugno 2007

Il postino XIX

Dall'altra parte del mondo, Gasparre era preoccupato. Aveva rispolverato i suoi ricordi che per troppo tempo erano rimasti accantonati, si sentiva frastornato, aveva fatto riscoprire quel 24 Marzo ai fratelli senza un particolare motivo. Si rese conto che quel ricordo poteva cambiare in modo inaspettato la vita di altri, come accadde a lui. Gasparre, come suo solito, osservava l'oceano seduto su una barca rovesciata, aspettava sempre il tramonto e non l'alba. Amava aspettare le stelle impossessarsi del cielo, aspettava la notte e il silenzio del mondo. Gasparre aspettava anche Marianna. Senza mai darsi un appuntamento, molto spesso si ritrovavano. Ora Gasparre aveva bisogno di lei.
Infatti non dovette aspettare tanto, una figura esile comparve dalle palme, e con un passo simile a chi segue una processione avanzava verso Gasparre. "Non hai colpe Gasparre" esordi Marianna.
"Non ho nemmeno le ragioni... non dovevo parlare cosi con Antonio e Ettore" rispose.
"Tu non hai fatto altro che il tuo dovere, forse lo hai fatto in maniera troppo filosofica e dovevi essere più pratico" Marianna sorrise.
Alzandosi Gasparre esclamò: "Dobbiamo incontrare Rjod , Mantru & Yeika!"
Marianna baciandolo rispose: "Si, dobbiamo farlo, che ne dici ad Atene?"
"Bene , bene, Riod è in Norvegia, Mantru in Congo e Yeika in Laos....sarà un pò complicato organizzare, prepariamo una email e vediamo cosa ne pensano" Gasparre prese il suo palmare e iniziò a digitare: "Propongo di incontrarci tutti ad Atene, dobbiamo fare il punto della situazione, dobbiamo scambiarci le nostre esperienze e le nostre aspettative. Penso che sia arrivato il momento di fare il bilancio della nostra missione,ho forse commesso un errore tempo fa, un affermazione al telefono che forse non dovevo fare, saluti, a presto"
Premette invio sul palmare e il messaggio attraversò gli oceani

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