sabato 14 luglio 2007

Appunti disordinati di meteorologia, i venti tipici del mediterraneo


Il mediterraneo, da sempre crocevia di popoli e di culture lontane nate dai tre continenti del mondo antico, anche dal punto di vista climatico è il punto d'incontro di tre grandi aree, l'atlantico, l'Africa sub tropicale ed il continente Eurasiatico, e per tale ragione ha un clima spiccatamente mutevole.
Questo mare, pur essendo di modeste dimensioni e chiuso dai tre continenti che lo delimitano, ha dei rapidi e violenti cambiamenti climatici con venti a volte tempestosi che lo rendono insiodioso e nel quale non si deve mai abbassere "la guardia", anche quando le condizioni meteo sono apparentemente ottimali.
Inoltre presenta una serie di venti tipici che danno una unicità a delimitate aree geografiche, le quali sono spesso ricordate proprio per quel vento tipico.
Fra questi venti, ne elencherò alcuni noti alla gente di mare, venti insidiosi e per questo rispettati da chi va per mare.

LA BORA Vento tipico del nord adriatico dove soprattutto nei golfi di Trieste e del Quarnero (Fiume o Rjieka) soffia impetuoso da NNE con raffiche anche fino a 65/70 nodi.
Le alpi rappresentano un considerevole ostacolo alla circolazione dei venti e quando sull'Europa centro orientale la pressione atmosferica è in aumento, l'Istria ed il Carso rappresentano una naturale porta di "sfogo" verso il mediterraneo con una pressione atmosferica minore (porta della bora). Il nome Bora pare che derivi dal Burian siberiano.

IL GARBINO Vento tipico della costa adriatica dalla Romagna al Molise; spira da SW a volte impetuoso, improvviso e rafficato sopprattutto sui tratti di costa prospicenti le valli dei fiumi. La sua tipicita è dovuto all'effetto fohn che questo vento subisce nel valicare l'Appennino e che per questo motivo è notoriamente secco e caldo. Il nome deriva dall'arabo Al gharb che significa occidente.
Questo vento è ingannevole soprattutto dalle spiagge, poichè da tale punto d'osservazione il mare appare "spianato" e attira neofiti marinai ad uscire con piccoli natanti, per poi trovarsi in difficoltà già a poche centinaia di metri dalla battigia, con un vento che li trascina al largo in condizioni meteomarine ben differenti. Inoltre con questo vento il barometro solitamente segna marcate cadute di pressione, che consigliano una accurata valutazione del tempo in atto.

MISTRAL Vento tipico della costa mediterranea francese, dal Golfo del Leone alla valle del Rodano; spira da NW con persistenza e forza a volte fino a tempesta o fortunale; è temuto dai marinai, poichè irrompe con rapidità e rende tempestoso un ampio tratto di mare che va dalla costa francese alle coste occidentali della Corsica e Sardegna (il nostro Maestrale). Come per la Bora, La valle del Rodano e la valle di Carcassone (tra i Pirenei ed il massiccio centrale francese) sono una naturale porta di accesso al mediterraneo delle masse d'aria che i fronti atlantici pilotano verso questo mare.

MELTEMI Vento settentrionale tipico del mare Egeo, soffia nel periodo estivo, a volte per diversi giorni fino a forza 8 della scala Beufort. E' dovuto al gradiente che nella bella stagione si viene spesso a creare tra la depressione stagionale di Persia (Asia minore) e l'area di alte pressioni che solitamente regna sul medietrraneo centrale durante il periodo estivo; questo vento rende l'egeo un mare impegnativo proprio nella bella stagione.

LEVAN'TER E VANDEVALES Venti tipici del mare di Alboran (tra la Spagna ed il Marocco), il primo orientale caldo ed umido tipicamente mediterraneo, mentre il secondo occidentale più freddo di origine atlantica. Spesso questi due venti entrano in contrasto tra loro generando fronti perturbati (ciclogenesi), con repentini salti di vento e rapidi cambiamenti di condizioni meteomarine.

MARIN Vento meridionale tipico della costa francese tra il Golfo del Leone e la costa provenzale, umido e che porta con se una estesa e compatta nuvolosità; tale vento, avendo un esteso fetch a disposizione, genera forti mareggiate su tali coste.

Nessun commento: