martedì 24 luglio 2007

Slovacchia - Parte 3

Bratislava.
Bratislava finora non mi è piaciuta, ho visto ben poco finora, ma non mi convince tanto.
Anche qui ho fatto l'abbonamento ai mezzi pubblici e mi posso muovere in maniera efficiente. Qui lo stipendi medio è di 250€/mese, 8250 corone e ieri mi sono pentito, molto pentito, di aver speso da solo 880 corone, per una cena, in pratica 1/10 del loro stipendio. Come se in Italia spendessi per una cena solitaria 140€. Mi vergogno e non lo farò più. Le pensioni sono per molti anziani reduci dalla dittatura comunista di 100€ al mese. I prezzi qui sono per la maggior parte solo un pò meno di quelli europei, dal supermercato non esci se non hai speso un 30€. Ora nel parco sta passando un cavallo, con una bella donna bionda...è una poliziotta. La gente di Bratislava è un pò snob, e considera quelli della zona orientale, tipo Kosiçe come terroni. Sporchi e ladri, gli zingari qui sono un dramma. In stazione appena sono entrati la gente li ha evitati e sono stati seguiti da un poliziotto. Ho attraversato una città venendo in Bratislava, composta da due villaggi, uno normale e uno in collina fatta di catapecchie abitati da zingari. Dicono che questi ultimi fanno razzie. Ora nel parco non sono più solo, sono arrivati senza esagerazione un centinaio di bambini: La nuova Europa.

2 commenti:

epursimuove ha detto...

Da buon pescarese dovresti essere abituato a relazionare con gli zingari.
Nei nostri parchi, più che bambini, forse puoi incontrare un centinaio di simpatici vecchietti; loro (gli slovacchi) sono la nuova Europa ed hanno sogni e speranze per un futuro migliore; noi chissà, siamo pieni di paure e di egoismi, e se continua cosi, un giorno nei nostri locali si canterà il "fado" con sentimenti pieni di malinconie per un passato "glorioso e fastoso".

Fame di fama ha detto...

Nelle mie peregrinazioni in giro per il mondo (sempre per lavoro) ho sempre cercato di capire le condizioni di vita nel posto in cui mi trovavo.
Spesso, quando ormai il rapporto con le persone frequentate diventava confidenziale, ci ritrovavamo a chiedere quant'era uno stipendio medio di un operaio, di un progettista o di un manager; poi, andando per supermercati e negozi, confrontavamo sempre i prezzi locali con i nostri.
Alla fine ci ritrovavamo sempre con l'amara impressione provenire da un Paese che vive al di sopra delle proprie possibilità, che fa finta di non accorgersi del suo declino in atto...