giovedì 2 agosto 2007

Slovacchia - Parte 5


Martedì
S
eduto all'ombra, ascolto i pochi suoni di una capitale che sembra ancora dormire, eppure sono già le 12. Credo che il caldo pazzesco abbia tramortito la popolazione.Una delle tante chiese suona le campane del mezzogiorno.
A pensare che durante l'occupazione comunista c'era silenzio e dove ora sto seduto, non sarei stato circondato da bar e da negozietti, ma da qualche guardia. Il confine austriaco dista pochi km e mi hanno detto che l'antico centro storico al di là del Danubio è stato distrutto, per far posto ad enormi palazzoni e caserme.Spero che andrò a vedere. Sto vicino all'ambasciata americana, prima di pranzo andrò a cercarla, mi hanno detto che è circondata dalla polizia. Anzi , vado subito.
Ho mangiato, ora mi trovo a stuzzicare i poliziotti che sorvegliano l'ambasciata americana, l'unica blindata, mancano i carri armati, di nascosto ho fotografato. Ora aspetto le 15, oggi o domani vado a trovare gli amici dell'ambasciata italiana, sono lontano...da qui sono quasi 2 km.
Il caldo straziante mi ha relegato in una panchina che piano piano sta per essere invasa dal sole. Dietro di me i poliziotti continuano a sorvegliare il palazzone americano, vorrei tanto domandare il perchè. Mi sembra che ci sia qualcosa dentro, forse una mostra di hamburger, mi sa che cerco di entrare. Cercherò di fare foto delle ambasciate, quelle del mondo libero che non hanno niente da preoccuparsi.Parto....sono le 14:30 e mi son scocciato di aspettare. Per strada ormai non c'è più nessuno.

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