lunedì 17 settembre 2007

Lettere a Lucilio

Chi può dubitare, o mio Lucilio, che degli dèi immortali sia dono la vita, della filosofia la vita onesta? Pertanto sarebbe certo che noi siamo tanto piú tenuti verso la filosofia che verso gli dèi, quanto piú gran beneficio è la vita onesta che la vita, se non fossero stati gli dèi a darci proprio la filosofia: della quale a nessuno essi concessero la conoscenza, a tutti però la capacità di conoscerla. Infatti se anche di questa avessero fatto un bene comune e noi fin dalla nascita fossimo saggi, la saggezza avrebbe perduto la sua caratteristica piú bella, quella di non essere uno dei beni dipendenti dal caso. Orbene essa ha questo di prezioso e di grande, che non ci viene incontro, che ciascuno deve procurarsela e non può ottenerla da un altro. Che cosa ci sarebbe di ammirevole nella filosofia, se essa ci toccasse come un beneficio? uno solo è il suo compito, trovare la verità intorno alle cose divine ed umane: da essa non si allontana la religione, la pietà, la giustizia ed il séguito di tutte le altre virtú intimamente congiunte tra loro. Questa insegnò il culto degli dèi, l’amore verso gli uomini.

Seneca

5 commenti:

epursimuove ha detto...

Mi desta una grande impressione pensare che queste parole siano state scritte prima di Cristo; la grandezza della civiltà greca era smisurata, ed è ancora oggi attualissima.
Una nazione vinta dai "barbari romani" che poi ha conquistato dall'interno la civiltà romana, segno inequivocabile che la verità non la si sconfigge.... MAI!!!

fraNcesco ha detto...

Epursimuove...il commento fa troppe pieghe...Seneca era Romano!

epursimuove ha detto...

E dire che lo scorso anno mi sono sciroppato una voluminosa raccolta di filosofia di Nicola Abbagnano.
Che figura, ma leggendo il testo di Seneca mi sembrava proprio scitto da un membro di una accademia greca post platonica...

Certo un romano (Hispanico), nato qualche anno prima di cristo e che fa uso brillantemente della filosofia greca come Seneca, fa riflettere su come una civiltà superiore, benchè invasa e dominata da un popolo straniero, continui a vivere nelle idee e nei pensieri.

fraNcesco ha detto...

non esistono civiltà superiori.... se non fossero stati gli dèi a darci proprio la filosofia: della quale a nessuno essi concessero la conoscenza, a tutti però la capacità di conoscerla.

epursimuove ha detto...

Certo d'accordo, ma questa riflessione riportala 2000 e passa anni fa, magari a chi viveva nelle steppe dell'attuale Russia...
io mi riferivo alle idee che circolavano nelle Agorà greche, a ciò che pensavano Democrito, Socrate, Platone, Pitagora, Ippocrate e tanti altri, erano idee illuminate nate da una grande civiltà se il termine superiore non ti garba.