Manca ancora un mese alla fine dell'autunno ma già si puo dare un bilancio positivo a questa stagione autunnale che nei fatti ha ricordato gli autunni tipici dei nostri nonni.
Infatti l'aspetto più saliente di quest'autunno 2007 è sicuramente stato la grande dinamicità con ripetute ondulazioni meridiane e quindi affondi polari verso le zone temperate, con formazioni di gocce fredde nel Mediterraneo e/o affondi atlantici carichi di pioggia.
Dunque una stagione che finalmente ci ha fatto riconciliare con le previsioni meteo sempre più inconprensibili degli ultimi tempi.
Ma ora con la stagione fredda alle porte, cosa ci aspetta per quest'invernno 2007/2008?
Ascoltando guru televisivi che si sono pronunciati con troppa facilità in previsioni stagionali, sembra che anche quest'inverno sarà mite come l'inverno passato, ma io personalmente sono di parere contrario.
Innanzi tutto quest'anno sono già ben strutturati sia l'anticiclone termico russo/siberiano che quello canadese, ossia i congelatori naturali del continente "Eurasia"e del continente americano, mentre l'anno passato (soprattutto quello russo) erano alquanto malconci; poi osservando alcuni valori dell'atmosfera utilizzati nelle statistiche meteo, ottobre ha segnato alcuni livelli quasi da record tipici di annate (italiane) molto movimentate dal punto di vista meteo.
Dunque per essere brevi e chiari è probabile che quest'anno sarà un'annata particolarmente fredda per il continente "russo siberiano" e quello americano mentre per l'Italia forse sarà un'annata movimentata con irruzioni fredde (brevi rasoiate polari) intervallate da irruzioni atlantiche più "miti", comunque un inverno dimamico, attivo che potrebbe riservare soprese fredde e periodi piovosi fortemente perturbati, ma credo comunque diverso dal piatto e stabile inverno 2006/2007 dove lo strapotere della depressione polare (motore atlantico) nei fatti bloccava qualsiasi tentativo freddo.
Come sempre amici sbloggati vedremo, comunque ricordo a voi tutti che questo tipo di previsioni non vanno prese troppo sul serio.
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