lunedì 10 novembre 2008

Facebook e il paese delle teste vecchie

Facebook. Iniziare un post su questa "nuova" piattaforma non è facile.
Inizierei dal mio punto di vista, non potrei fare altrimenti.
Mi registrai a Facebook (ora FB) molto tempo fa e scoprii di essere in una terra sconosciuta, complicata, desolata (In italia) e in inglese.
Come tutti i social network, le potenzialità e l'utilizzo di FB hanno avuto senso quando si è "popolato" di persone.
E' stato tradotto in italiano, ed è bastato la critica spietata e incompetente della stampa nostrana per far si che il fenomeno esplodesse in Italia.
Della serie: i giornali ne parlano male quindi il prodotto è buono.
Ed è cosi.
Ne parlano male, ovviamente poichè porta la gente a ragionare, un articolo preso da
qualche giornale può essere discusso facilmente, si possono organizzare gruppi d'interesse pubblico o privato, si possono organizzare eventi, si può fare di tutto.
Quando FB permetterà le conversazioni audio/video allora ne vedremo delle belle.
I nostri grandi pensatori che prestano i loro emeriti studi di sociologia , parlano di FB come un
mezzo per combattere la solitudine, circondati da amicizie virtuali che parlano di tutto e di niente.
Non sanno che come ogni cosa nata esistente in Internet, dipende da come lo si usa.
E non è vero che FB uccide il blog, sono due cose completamente diverse.
In FB ti leggono solo i tuoi amici, nel blog qualsiasi persona ti può leggere.
Questo post non avrebbe senso in FB. In FB un post del genere verrebbe letto solo da amici e avrebbe un altro senso. Anzi...meglio...questo blog cosi privo di commenti "esterni" potrebbe essere utilizzato meglio in FB...e chi conosce FB può capire il perchè!


In Internet c'è di tutto, come ben si sà. Tutto sta nell'utilizzo che le persone ne fanno.
Gli eventi REALI sono organizzati in FB, pubblicità e quasi ottimale organizzazione a zero lire.
Mi dispiace che alcuni sbloggati hanno timore di questa piattaforma, mi dispiace ascoltare qualcuno che sostiene che la cosa non interessa (poichè non la conosce), mi dispiace ascoltare qualcuno che dice di non avere tempo. Il tempo cosi tiranno che quando se ne ha a disposizione lo si passa a leggere i giornalacci; mentre il mondo va avanti, il mondo di alcuni si ferma, in coma farmacologico imposto dai media nostrani.

21 commenti:

marica ha detto...

Problemi con i commenti????
O è il mio computer che impazzisce?
Avevo scritto un commento bipartisan, evidentemente ha prevalso un'energia diversa. Sono d'accordo con te, ma il mezzo FB è solo uno dei tanti mezzi di comunicazione possibili, come le lettere scritte a mano, che io uso ancora e che danno un piacere non paragonabile alla mail.
Il mezzo può essere vissuto in mille modi, può isolare o farti conoscere una marea di gente, può creare comunicaziuone inutile o assolutamente interessante. E' un mezzo appunto e "il fine giustifica i mezzi", ma qual'è il fine?

fraNcesco ha detto...

Ultimamente abbiamo problemi con i commenti, come la Graziana scrisse.
Condivido la tua analisi, alla tua domanda rispondo che il fine è quello che vuoi tu. Sei tu a decidere come utilizzarlo, e non come i media vogliono o ti consigliano di usarlo.

marica ha detto...

infatti i miei non partono.....anche fb è un media!

fraNcesco ha detto...

i media del mio post sono quelli che non si possono controllare e che a loro volta sono molto controllati.

marica ha detto...

mah...non ci credo molto. Non penso ad un controllo più o meno oggettivo, ma ad un controllo sulle aspirazioni consumistiche. FB è un prodotto del sistema iin cui siamo immersi. Lo si può usare in libertà se sono libero di scegliere, altrimenti è l'ennesimo gadget....per questo, rispetto le persone che hanno dei dubbi....

epursimuove ha detto...

Prima di commentare vorrei capire meglio FB, comunque quando il tempo è tiranno non è facile ritagliarsi del tempo da dedicare alle novità che quotidianamente ci propinano; è un fatto di priorità, di importanza che si danno a certe cose; ad ogni modo quando si torna a casa con il cervello scollegato e praticamente fermo, poter leggere cose frivole da un giornalaccio piuttosto che cercare di digerire cose che non sono proprio la tua passione, è decisamente più semplice oltre che terapeutico.
Sicuramente aggiornarsi in un mondo che corre come il nostro è necessario, ma ogni tanto amo fermarmi anche per capire dove mi stanno portando e se il nuovo che mi si offre è davvero utile al sottoscritto o meno. Insomma forse sono un po' diesel con il nuovo caro fraN, ma non te ne dolere, in questo spazio noto molte differenze di opinione su molte cose, ed io amo la "biodiversità".

fraNcesco ha detto...

che il giornalaccio sia più semplice..concordo. Che sia terapeutico anche...ti tiene in coma farmocologico...

Graziana ha detto...

Cos' è FB per me ...

Un mezzo dominato dalla curiosità e dall' imprevisto.

Un paese dove gira e rigiri, ritrovi vecchi amici, antiche conoscenze, nuove "amicizie" che puoi accogliere oppure semplicemente lasciar perdere ed ed andare oltre.
Può capitarti di far capolino in un gruppo che discute, di soffermarti ad ascoltare come fai in un comizio, di dire la tua opinione se ti garba, oppure lasciar perdere se non ti gradisci il tono e l' atmosfera.
Non esistono regole precise: un po' vai alla deriva, un po' governi il timone; prendi iniziative o accogli quelle degli altri; recedi tranquillamente ciò che non condividi più.
Internet, come la vita quotidiana, per me non sono un aut aut, non esiste un confronto in termini di aut aut, ma nella forma più elastica e duttile del vel: esattamente come scrissi più di un anno fa nel post "Quando si dice Internet", etichetta "Internet" di questo blog. Scusate la pigrizia, ma non ho voglia di pasticciare con l' html...
Buongiorno a tutti o buonanotte, a seconda dei casi :-)

Graziana ha detto...

Errata corrige: Internet, come la vita quotidiana, per me non sono un aut aut: leggi così: Internet e la quotidianità non si contrappongono in termini di aut aut, ma...

fraNcesco ha detto...

Graziana ha espresso meglio di me quello che volevo scrivere.
FB è un social network, se hai la propensione ad una vita sociale ti piace e lo utilizzi al meglio, se non l'hai vanno benissimo i giornalacci e le veline.

marica ha detto...

io temo l'estrema libertà di movimento....puzza di qualunquismo....ma sono pronta a ricredermi.
Per quanto riguarda i giornalacci, anche in questo caso si può e si deve scegliere, e si deve sviluppare un senso critico, come con FB. Il problema, semmai è avere il tempo di agire oltre che di dare aria ai denti...come dice un caro amico.

Carlo lo spoltorese ha detto...

FB Quando usarlo? Personalmente non sono un grande utilizzatore della rete, o meglio, la uso solo quando serve, prenotazioni, e_bay, meteo ecc. Capisco però che lo strumento FB così come myspace dà la possibilità di socializzare, personalmente non lo trovo un buon metodo io preferisco la piazza!!!! Un esempio? presto detto, nel paese dove vivo, sono arrivate delle nuove persone su case di nuova costruzione, due soggetti si parlavono con my space pur abitando uno al secondo ed un altro al terzo piano. La mattina di persona nemmeno buon giorno in my space grande amicizia!!!

fraNcesco ha detto...

La piazza può funzionare in un paese. Non voglio che questa discussione sia infinita. Mi sembrano gli stessi discorsi durante l'esordio dei telefonini: e che ci devo fa? se uno mi vuole chiamare sa il numero di casa! ecc ecc

Ironia della sorte...chi la pensava in quel modo, il telefonino ora se lo porta anche dentro al bagno.

Quei due non si salutavano e si parlavano in internet?
Beh , o stai facendo ironia oppure quei due sono persone asociali e si nascondono dietro un monitor.

Graziana ha detto...

io temo l'estrema libertà di movimento....puzza di qualunquismo....ma sono pronta a ricredermi.

Per me questa affermazione vale per internet come nella vita cosiddetta reale. (per me anche internet è reale; la parola virtuale mi sembra assolutamente vuota)

io preferisco la piazza!!!!
io fruisco di entrambe le dimensioni: la piazza e gli ambienti di internet. Si tratta di ambientarsi per l' appunto.
Mi viene molto naturale, ma non mi sento qualunquista, anzi ...

In amicizia e senza polemica; ci stiamo solo esprimendo nel rispetto e nel valore delle nostre diversità.

Fame di fama ha detto...

Uao, quanti commenti (e stavolta tutti "autentici")!
Beh, avete già detto tutto, la sintesi migliore mi pare il concetto iniziale di fraN: la bontà o meno di uno strumento dipende da come lo si utilizza.
Da parte mia cerco sempre di prendere il buono da ogni cosa, senza divinizzare né demonizzare nulla. In questo caso specifico penso che FB non stravolgerà la mia vita ma mi darà l'opportunità di ritrovare persone che avevo perso di vista e di conoscerne di nuove e interessanti, senza togliere tempo o valore alle frequentazioni di tipo più "tradizionale".
Questa è la mia ricetta: provarlo, assumere a piccole dosi e poi vivere assecondando il proprio spirito (guai se Facebook significasse la fine delle care vecchie epistole vergate a mano!)

marica ha detto...

scusa Graziana, forse mi sono spiegata male, ma non accusavo di qualunquismo nessuno.... la puzza a cui mi riferivo è sulle conseguenze del mezzo. Presto comincerò ad usarlo persino per lavoro, e molte delle persone con cui collaboro ne fanno un ottimo uso...Ma, ripeto, l'estrema libertà di movimento, secondo me, lascia troppo spazio e, purtroppo, la maturità, la conoscenza, la capacità di valutare in modo indipendente si deve conquistare, non è già data. E per questo ci vuole un contraddittorio, un muro da abbattere, uno scoglio da aggirare.... se posso scegliere con tanta libertà, non rischio di non trovarne mai uno sulla mia strada? Io ho giocato e vissuto in piazza, ho avuto la possibilità di conoscere entrambe le situazioni, sono preoccupata per le nuove generazioni....anche se so che le soluzioni le troveranno loro, non certo noi...

fraNcesco ha detto...

Io credo che alla fine di questo piccolo dibattito si è arrivati ad un punto. Chi ha sperimentato FB ne parla con un giudizio personale dettata dall'esperienza. Chi non lo ha sperimentato sparla.
Mi ricordano gli interventi dei sociologi che hanno venduto la loro spiegazione ai giornalacci di FB. Sociologi che magari saranno anche eccellenti ma che in vita loro il computer lo hanno solo visto in vetrina.

Graziana ha detto...

Marica, ti sei spiegata benissimo!
Ho quotato, se così si può dire, una tua frase e una di Carlo per circoscrivere la mia argomentazione e, sinceramente mi pare di aver concordato con entrambi, generalizzando le vostre stesse asserzioni alla vita di tutti i giorni!
Dico che non mi sento qualunquista perché post e commenti sono per me motivo di riflessione, non perché mi sia sentita offesa: stai tranquillissima ... :-)

marica ha detto...

spero di conoscerti di persona un giorno...e di passeggiare attraverso piazze e vicoli...

Carlo lo spoltorese ha detto...

Udite Udite!!!! Anche il giornale PrimaDaNoi su FB!!!!
Che sia davvero la moda del momento? Màh!!!!!!! Il tempo darà la risposta!!!!!!!

Graziana ha detto...

Volentierissimo, marica...