martedì 16 dicembre 2008

L'abruzzo, gli abruzzi e gli altri

E si scoprì che tutto era falso e falsificato. E si scoprì che tutti lo sapevano. 

Piccola regione di pochi abitanti, il nostro caro abruzzo, ha dimostrato di essere degna di appartenere al territorio nazionale. Sembra che tutti siano indagati, che bello...stasera tornerò a casa con i miei soliti problemi ma sicuramente non avrò la polizia che mi aspetta....anche perchè non ho votato. Siamo arrivati al punto che se votare è un diritto, non farlo a queste condizioni sia un dovere. Ora iniziano i 'salvataggi', gente che cerca di giustificare come sempre. Questi li odio di più. Si può fidare di un disonesto che afferma che l'altro è disonesto? 

I giornalacci non vedono l'ora di archiviare il caso...fra poco non se ne parlerà più. Si ritornerà a parlare di rossi e neri, di sporchi e puliti....è Natale ragazzi.....l'abruzzo è solo una piccola regione di pastori. Il dato non rappresenta la tendenza nazionale. Il problema è locale..si è vero..è locale...è solo italiano. Adottiamo politici stranieri.

3 commenti:

Fame di fama ha detto...

Abruzzo, Italia.
Siamo al centro, non solo geograficamente, al centro di un Paese che continuamente smentisce chi dice "non c'è limite al peggio", al centro di un mondo in cui la logica è la solita vecchia "crepa tu che campo io"...
Vogliamo ancora sorprenderci se il sindaco di una città come Pescara prende tangenti e i palazzinari salvatori d'(Al)italia le pagano?
Io, personalmente, ho smesso da tempo di sorprendermi...

epursimuove ha detto...

Mi sono spesso indignato nell'assistere al malaffare, e la mia indignazione e frustrazione nel vedere tanta rassegnazione l'ho spesso postata; le elezioni mi hanno sorpreso e fatto capire che il mio Abruzzo questa volta si è dimostrata una degna regione, lanciando un messaggio politico alla nazione inequivocabile: "c'avete rotto il c...."
Caro fraN, credo invece che il caso Abruzzo abbia spaventato tutti aldilà delle dichiarazioni di facciata, i big che si erano prodigati negli ultimi giorni di campagna elettorale non si sono visti, tranne Di Pietro.
Ad ogni modo personalmente sono convinto che la politica esprime personaggi che sono una fedele rappresentazione della nostra società, ed il malaffare è dappertutto non solo nella politica.
Nella nostra regione si sta creando una miscela esplosiva tra la crisi economica che avanza in modo vertiginoso e le inchieste della magistratura su una classe dirigente corrotta.
Un ultima considerazione: i partiti come una delle prime funzioni ha quella di selezionare personale dirigente che sappia amministrare il territorio locale; se questa è la selezione che svolge, i partiti che senso hanno nel territorio? Forse nelle amministrazioni locali è meglio dare spazio alle liste civiche dei cittadini? O forse tanto è lo stesso?
Mah speriamo bene.....

Anonimo ha detto...

Proprio per questo, epursimuove, io me la prendo con la società civile. Non con la maggioranza, che vota e si barcamena e che, giustamente, a questo turno elettorale ha dato un segno di disapprovazione forte, sia col voto sia con il non-voto. Me la prendo con quelli che hanno approfittato il più possibile dell'amministrazione che ora sta affondando e, sei-otto mesi fa, quando il vento ha cominciato a girare, si sono ritirati. Quelli che torneranno, quelli stanno cambiando faccia e nome per tornare. È da qui che parte il marcio. E come sappiamo il marcio chiama marcio. Marica