Quale sarà mai il messaggio che si cela dietro questi surreali orologi molli, quasi liquefatti..
A ben dire, uno solo conserva la sua forma originaria, ma è irrimediabilmente assalito da una nuvola di formiche che ne sta compromettendo gli ingranaggi: il regolarissimo battito dei loro cuori è sospeso; non più ordinatori di attimi, minuti, ore, dì, notte, giorno ... il ciclo perpetuo da loro scandito, sembra essere stato sottratto alla loro essenza..
Probabilmente Salvador Dalì voleva sancire il primato del tempo vissuto sul tempo meccanico che esiste fuori di noi; il nostro tempo è situato e incarnato nelle nostre vite; esso sfugge alla somma di unità temporali.
Potrei avere tre ore di pausa, nella quale realizzare una serie di obiettivi concretizzati dal mio agire; tra essi potrebbe esserci una semplice telefonata, ma ahimé, non la realizzo; non c' è disposizione d' animo ad una conversazione spensierata, se hai qualcosa che ti opprime.
"Grazià, mo, non mi stare a raccontare che in un giorno, in una settimana, in un mese, non hai tempo per una telefonata. Basta riflettere: in un' ora 60 minuti, in un giorno 24 ore..."(la mia cugina maggiore)
Sta tiritera mi è stata insopportabile, metto giù l' apparecchio, chiudo come si suol dire, il telefono in faccia, gesto a me estraneo, ma c' è sempre una prima volta: ho dovuto farlo, non le ho dato il tempo di finire..
Non per stizza, ma per dispiacere, per il bisogno forte di piangere, anche se non c' era nel messaggio l' intenzione di ferirmi.
Dopo una vita di condivisione, non ultimo il tempo che ci siamo reciprocamente donato, avrei preferito un tono diverso
"Grazià che t' à successe? Stu silenzie nin mi piace ... Ci incontriamo, così mi racconti?"
Ci siamo dentro come i pesci nel mare, ma come è arduo definirlo sto benedetto tempo...
Ci hanno provato filosofi di tutti i tempi e gli scienziati: Platone, Aristotele, Sant' Agostino, Kant, Bergson, Galileo, Newton e finalmente ... il Principe della relatività:
"Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazia" (Einstein)
Che bella frase lapidaria ... avrebbe commentato da sola "La persistenza della memoria" di Salvador Dalì, sostituendo egregiamente i miei spezzoni onirici...
E intanto, digitando digitando, guardo il mio orologio a pendolo dalla forma di donna angelica col cuore in mano; il suo desaigner non si sarà posto tanti interrogativi, ma l' idea di umanizzare anche l' orologio meccanico a me è particolarmente piaciuta...
Nei commenti un augurio sincero per noi tutti, senza voler essere uno stucchevole luogo comune.