domenica 12 luglio 2009

Il tempo, ovvero, Gli orologi molli

Quale sarà mai il messaggio che si cela dietro questi surreali orologi molli, quasi liquefatti..
A ben dire, uno solo conserva la sua forma originaria, ma è irrimediabilmente assalito da una nuvola di formiche che ne sta compromettendo gli ingranaggi: il regolarissimo battito dei loro cuori è sospeso; non più ordinatori di attimi, minuti, ore, dì, notte, giorno ... il ciclo perpetuo da loro scandito, sembra essere stato sottratto alla loro essenza..

Probabilmente Salvador Dalì voleva sancire il primato del tempo vissuto sul tempo meccanico che esiste fuori di noi; il nostro tempo è situato e incarnato nelle nostre vite; esso sfugge alla somma di unità temporali.

Potrei avere tre ore di pausa, nella quale realizzare una serie di obiettivi concretizzati dal mio agire; tra essi potrebbe esserci una semplice telefonata, ma ahimé, non la realizzo; non c' è disposizione d' animo ad una conversazione spensierata, se hai qualcosa che ti opprime.
"Grazià, mo, non mi stare a raccontare che in un giorno, in una settimana, in un mese, non hai tempo per una telefonata. Basta riflettere: in un' ora 60 minuti, in un giorno 24 ore..."(la mia cugina maggiore)
Sta tiritera mi è stata insopportabile, metto giù l' apparecchio, chiudo come si suol dire, il telefono in faccia, gesto a me estraneo, ma c' è sempre una prima volta: ho dovuto farlo, non le ho dato il tempo di finire..
Non per stizza, ma per dispiacere, per il bisogno forte di piangere, anche se non c' era nel messaggio l' intenzione di ferirmi.
Dopo una vita di condivisione, non ultimo il tempo che ci siamo reciprocamente donato, avrei preferito un tono diverso
"Grazià che t' à successe? Stu silenzie nin mi piace ... Ci incontriamo, così mi racconti?"

Ci siamo dentro come i pesci nel mare, ma come è arduo definirlo sto benedetto tempo...

Ci hanno provato filosofi di tutti i tempi e gli scienziati: Platone, Aristotele, Sant' Agostino, Kant, Bergson, Galileo, Newton e finalmente ... il Principe della relatività:

"Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazia" (Einstein)

Che bella frase lapidaria ... avrebbe commentato da sola "La persistenza della memoria" di Salvador Dalì, sostituendo egregiamente i miei spezzoni onirici...

E intanto, digitando digitando, guardo il mio orologio a pendolo dalla forma di donna angelica col cuore in mano; il suo desaigner non si sarà posto tanti interrogativi, ma l' idea di umanizzare anche l' orologio meccanico a me è particolarmente piaciuta...

Nei commenti un augurio sincero per noi tutti, senza voler essere uno stucchevole luogo comune.

5 commenti:

Graziana ha detto...

Non ti auguro un dono qualsiasi

Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo per divertirti e per ridere.

Ti auguro tempo per il tuo Fare e il tuo Pensare,

non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo non per affrettarti e correre,

ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo non soltanto per trascorrerlo.

Ti auguro tempo perché te ne resti,

tempo per stupirti e tempo per fidarti

e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle

E tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno ogni tua ora come dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere,

tempo per la vita.

(poesia indiana)

epursimuove ha detto...

Tema ricorrente, il tempo, spesso in questo blog si è postato sul tempo che manca, che non è mai abbastanza, il tempo come il denaro .... non basta mai; su questo c'è da riflettere, un luogo comune che tradisce ipocrisie sulle quali sostenere esistenze che spesso scorrono solo materialmente, guidate da scelte, priorità troppo spesso "materiali", mentre il tempo non ha materia, non ha massa che io sappia, ne si acquista al mercato ed è uguale per tutti .....

P.S.
Forse sto scrivendo solo banalità, ma il tempo è banale!!!!!

Graziana ha detto...

Nessuna banalità; ognuno scrive ciò che pensa e questo è sufficiente a non definirsi banale.

Carlo lo spoltorese ha detto...

Il tempo, per mè, come precedentemente scritto, è una delle due cose certe in cui credo. Governa tutto, e l'uomo , per essere sempre più preciso nello spazio cerca sempre di spezzettarlo il più possibile!!!!
Vi immaginate una musica senza tempo? Non avrebbe modo di esistere!!!!!!!

Graziana ha detto...

Sulla questione tempo si può dire di tutto e di più ... Questo post prende spunto dai vostri messaggi e commenti precedenti.

Con l' aiuto di Dalì volevo solo esprimere che l' uso che facciamo del tempo dipende dall' interazione tra noi e tutte le variabili ambientali che ci investono e soprattutto dal nostro modo soggettivo di gestirle.

Avere o non avere tempo è qualcosa dunque di molto più complesso della quantità reale e misurabile del tempo.