sabato 31 marzo 2007

AMERICA'S CUP... PARTE LA SFIDA

Valencia Spagna, torna la sfida velica più avvincente, la piu famosa e dopo ben 156 anni dalla sua nascita, approda in Europa e fatto curioso, per merito di una barca Svizzera.
Il 3 aprile si tiene il 13esimo atto della fase preparatoria alla Luis Vuitton Cup 2007, con le ultime sfide tra i 12 equipaggi, con gli ultimi accorgimenti, le ultime strategie di prova e fino a domani gli ultimi segreti; poi dal 16 aprile parte la fase finale delle regate tra i challengers, per aggiudicarsi la coppa degli sfidanti.
Cenni storici

La competizione ebbe origine il 22 agosto 1851 quando il Royal Yacht Squadron britannico con 14 imbarcazioni sfidò il New York Yacht Club, che decise di partecipare con lo schooner 'America', in un percorso attorno all'Isola di Wight. America stravinse con 20 minuti di distacco. Interessante è un aneddoto ove la regina Vittoria, saputo della vittoria di America, avrebbe chiesto quale barca fosse giunta seconda, sentendosi rispondere "There is no second, your Majesty". Da qui nascerebbe il motto dell'America's Cup "there is no second", non c'è secondo. La coppa si chiamava "Coppa delle cento ghinee" (tanto infatti era costata), ma dopo la vittoria gli americani la ribattezzarono dandole il nome attuale.
La coppa restò in America per 132 anni e solo nel 1983 anno di Azzurra, una barca australiana spezzò il primato americano.
Poi venne "Il moro di Venezia" di Gardini e dal 1999 "Luna Rossa di Prada".
I team partecipanti sono 12 di cui un defender "Alinghi" e ben 11 challengers e possiamo vederli cliccando su:

Le barche italiane saranno ben tre per lanciare una grande sfida:




MASCALZONE LATINO CAPITALIA TEAM


Il vincitore tra gli sfidanti alla Luis Vuitton Cup avrà diritto a sfidare il defender "Alinghi" nelle regate che si terranno dal 23 giugno al 4 luglio per la vittoria finale.

Apro un'etichetta su questa avvincente sfida nata nell'ottocento dall'orgoglio della marineria inglese umiliata da una barca newyorkese, regata che ha conservato il sapore di una sfida autentica, coniugando la perizia marinaresca alla tecnologia più estrema.
Allora appuntamento alla prima sfida il 3 aprile ed invito tutti a soffiare sulle vele italiane, a tifare sportivamente per i nostri colori e dimostrare al mondo che magari non saremo più ne santi ne poeti, ma dei buoni navigatori si.

2 commenti:

Graziana ha detto...

Ok!!! Ci saremo!

Fame di fama ha detto...

La Coppa America è uno di quegli eventi che ha la capacità d'appassionarti appena la vedi.
Prima pensi "ma che pizza 'ste barche che vanno avanti e indietro per ore e il massimo dell'azione sono degli uomini nerboruti che tirano cime!"
Poi assisti a una regata e già solo la pioggia di termini tecnici ti lascia sbigottito; poi, quando inizi a capire le tattiche e il fatto che comunque molto è nelle mani di capire il vento, allora resti proprio estasiato...
Buono spettacolo a tutti!