sabato 8 marzo 2008

Donne

8 Marzo , festa delle donne. A quelle donne che si sentono donne e non mancati uomini, a quelle che sono madri e mogli o desiderano di esserle, a quelle che conservano ancora la femminilità, a quelle che conservano ancora le differenze con noi uomini, a quelle che si commuovono ancora con i fiori, a quelle che aspirano ad essere sempre più donna.
Alle altre no, non hanno bisogno dei miei auguri.

Sempre attuale

7 commenti:

epursimuove ha detto...

Guardandomi attorno, nel lavoro come nella vita quotidiana, questa festa mi appare un po "superata"; forse ci sono ancora dei casi di discriminazione, ma personalmente li vedo anche in tanti altri aspetti della nostra società.
Comunque questa festa avrebbe un senso molto più concreto in un paese islamico o in alcuni paesi africani o sudamericani.
Credo anche che questo le donne lo sappiano, e molte di quelle che l'8 marzo si scatenano forse le fanno anche vergognare.

fraNcesco ha detto...

Io credo che anche qui abbia senso. Come ho scritto, dovrebbe essere la festa delle donne, quelle vere.

Carlo lo spoltorese ha detto...

Continuando a guardare intorno come eppursimuove ha fatto, concordo con lui.
Quando si vuole la parità non ci si distingue festeggiando,
quando si ottiene la parità si torna alle origini della festa, ioè si commemora la morte di molte donne in una realtà industriale inglese.
Il movimento femminista è ormai finito, così come i moti del 68.
E' ora di vivere di realta e pensare al futuro!!!!!!!

Graziana ha detto...

concordo pienamente con Francesco e con tutti gli altri

epursimuove ha detto...

E' solo una mia opinione di uomo, ma quelle donne che fraNcesco ha descritto così bene si aspettano di essere festeggiate un po' più spesso, un po meglio e soprattutto un po più sinceramente.
Un fiore portato in ufficio, per carità è un bel gesto, ma lo si può fare in qualunque giorno se si vuole, e se la festa è ormai ridotto solo a questo, perchè fatico a trovare solidi motivi, è anacronistica in questo luogo.

epursimuove ha detto...

Sempre attuale ed io devo rimangiarmi buona parte dei miei commenti; ancora oggi nel 2008 se una ragazza ha un contratto a tempo determinato ed ha la gioia di aspettare un bimbo, per alcuni imprenditori (si fa per dire) questo è un peso inaccettabile.

Non posso entrare nei dettagli per la dovuta riservatezza ma è così, per questi soggetti una donna per lavorare deve rinunciare alla maternità.
Spero che il tempo porti consiglio anche alle menti più ottuse, ma nel caso non sia così queste cose meritano di essere ricordate ogni volta se ne presenti l'occasione!!!!!!

Fame di fama ha detto...

Noto con piacere che fraNcesco non manca mai all'appuntamento con alcuni suoi post ricorrenti.
Questo è da sempre una delle caratteristiche di questo blog che lo rendono sempre attento all'attualità ma con uno sguardo originale e diverso dai soliti servizi precompilati dei tg...
I miei complimenti a tutti!