lunedì 5 marzo 2007

L'antipasto "di lu marinare" (non lu pisciarole)


Carissimi amici
Non ho saputo aspettare domani ma voglio sottoporvi un piccolo antipastino:
Crudo di calamaretti
Ingredienti:
calamaretti crudi, teneri,
olio extravergine d'oliva,
aceto,
fettine sottilissime di cipolla,
peperoncino piccante.
Acquistate i calamaretti, puliteli e lavateli con acqua di mare.
Adagiateli su di un piatto fondo ed aggiungete olio, aceto bianco e fettine sottilissime di cipolla rossa. Spolverate con abbondante peperoncino piccante. Fate riposare qualche ora e poi.........

N.B. 1) I calamaretti devono essere freschissimi !!!!!!

2) Il limone non và usato!!!!!!! Quello si usa per le cozze!!!!!!!!

Buon antipasto a tutti

8 commenti:

fraNcesco ha detto...

Aspetto il commento di epursimuove, Carlo lo spoltorese abita lontano dal mare...non è che non mi fido...però..

Fame di fama ha detto...

Adesso dirò una cosa che mi attirerà le ire dello Spoltorese: non mi piace il pesce crudo.
Fin qui, uno potrebbe dire che è una questione di gusti e tutto finirebbe lì, ma io mi spingo oltre chiedendovi se al giorno d'oggi, con tutti i veleni che ci sono in mare (argomento dibattutissimo, non solo su questo blog) è ancora consigliabile mangiare del pesce crudo.
So che con la cottura non è che si risolva granché, però...

Carlo lo spoltorese ha detto...

La prima "buatt" ha preso l'amo!!!!

Sicuramente la leggenda narra di epatiti e malattie misteriose mangiando il crudo ma è altresì vero che:
1) anche la carne rossa con la sua mucca pazza,
2) anche la carne bianca con la sua sars,
3) Anche le conserve cotte con i suoi botulini,
4)Anche la carne in scatola con la provenienza dubbia,(Vedi blog di B.Grillo)

5)Anche i biscotti di una nota ditta con limatura di ferro(Vedi blog di B.Grillo)

6)Anche una passeggiata a piazza "Tien-ammen" pardon piazza salotto con tutte le micropolveri
6)Il calamaro non si prende sottocosta quindi!!!!!
7)Hai mai visto un allevamento di bovini nel Nord-Italia?
8)-9)-10.......
Il crudo è il crudo !!!!!!Poi l'aceto ed il peperoncino fanno la loro parte!!!!!!.
Caro Fame di Fama una di queste volte di farò assaggiare questa delizia e, se "sopravviverai" diventerà per tè la pietanza più buona al mondo!!!!!

fraNcesco ha detto...

Ragazzi, cerchiamo di limitare i termini dialettali, sopratutto quelli di difficile intuizione. Anche ora "sento" la mancanza di epursimuove che dovrebbe spiegare perchè lo spoltorese ha usato il termine "buatt".....per il resto sono daccordo con lo spoltorese sperando che inviti anche me..

Anonimo ha detto...

Il piatto sembra buono però anch'io preferisco il pesce cotto

epursimuove ha detto...

Dunque, sono tante le cose che non so da dove iniziare:
1) Caro Carlo,
detto alla marinare, mi si passate di prue (mi sei passato avanti), la ricetta è pressocche perfetta, non so chi te lo ha insegnato, ma questa comunque è una ricetta della "marine di Castellammare" e non di "Spultore".
2) Il calamaretto nella foto è un po' troppo cresciuto; i calamaretti devo essere più piccoli possibili, appena pescati,e vanno puliti e lavati con acqua di mare (presa al largo), operazione che va fatta in un modo semplice, ma che va spiegata prima.
3) dopo lavati e scolati i calamaretti sono quasi trasparenti e vanno conditi come dice Carlo.
4) Ho un dubbio, dove ti rifornisci poiche' non è semplice procurarseli
soprattutto della giusta taglia?
6) Fame di fama, più che le ira mi viene da sorridere, perchè di gente titubante che poi si è mangiato anche il piatto ne ho conosciuto a decine. Non hai proprio idea della delizia di questo piatto che se fatto a regola d'arte è per il palato, e ricorda che i calamari sono molluschi e non pesci e c'è differenza nel mangiarli crudi.
Poi fraNcesco, siamo cresciuti a pochi metri di distanza e proprio non ti ricordi cos'è la buatte?
E' il ghiozzo e sulla costa abruzzese si chiama così, credo perchè per secoli si è pescato con barattoli lasciati sul fondo (le boatte) e dove i ghiozzi ci si ficcavano dentro e non ne uscivano, come fanno anche polipi e gronchi.
Per concludere questa è una ricetta antica che mangiavo spessissimo da bambino, quando mio padre andava per mare, ora quasi non più e beato a Carlo lo spoltorese se ha chi gli passa i calamaretti Piccoli e freschissimi e magari anche un bel secchio di acqua di mare preso a qualche miglio dalla costa.
Apetto Fame di fama, magari con una ricetta di montagna!!!

fraNcesco ha detto...

In ogni caso dopo aver letto il post di carlo lo spoltorese , mi son fatto una frittura di pesce...

Fame di fama ha detto...

Benissimo: ho raggiunto il mio obiettivo con la mia provocazione da ignorante totale in materia (ho iniziato a mangiare pesce solo in età avanzata, grazie a mio padre che mi portava a pescare le trote... e non potevo rifiutare ciò che io stesso avevo preso!).
Mi aspettavo delle risposte pronte, ma non speravo tanta messe di informazioni ricche d'esperienza!
Proverò la ricetta consigliata; in realtà l'ho già assaporata in un ristorante, ma da ciò che avete scritto molto probabilmente non vale perché forse l'acqua non era d'alto mare, i calamari non della giusta dimensione, etc.
Comunque, conoscendo i miei gusti, dubit che mi mangerò anche il piatto... ma sono pronto a fare come San Tommaso!