Normalmente non mi piace riportare nel blog articoli letti altrove. In genere ne propongo le mie rielaborazioni personali e quindi l'articolo di partenza costituisce giusto uno spunto di riflessione.
In questo caso, però, l'articolo in questione è così denso d'informazioni, così diretto e aderente al mio (nostro?) modo di pensare sull'argomento che non posso fare a meno di citarlo letteralmente e proporlo alla vostra attenzione.
L'autore è Beppe Severgnini, uno dei (pochi) giornalisti che seguo con reale interesse: qualunquista quanto vi pare (nel senso che spesso cavalca l'onda facile dell'indignazione popolare), furbo se vogliamo (perché con il suo stile accattivante sa far passare affermazioni altrimenti discutibili), ma sempre incisivo senza essere pesante.
L'articolo l'ho letto sul Corriere della Sera, ma è consultabile (e commentabile) liberamente (e gratuitamente) sul suo forum "Italians", senza dover necessariamente acquistare il quotidiano (cosa rara a trovarsi tra altri editorialisti...):
"... quest'Italia rabberciata vuole rilanciarsi come superpotenza turistica. Su Qui Touring Roberto Ruozi, presidente del Tci, ricorda che la ristrutturazione del disastrato Enit (Ente Nazionale Italiano Turismo) s'è già impegolata nei ricorsi di alcune regioni alla Consulta; che il nuovo, costoso portale www.italia.it è stato criticato e deriso; che l'associazione mondiale delle imprese turistiche ha declassato l'Italia all'82° posto per il contributo del turismo all'economia nazionale, e al 173° posto (su 176 Paesi) per le prospettive di crescita nel settore.
Aggiungo un dato fornitomi dall'Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche): solo il 41% delle strutture ricettive in Italia offre la possibilità di collegarsi a internet; di queste, solo metà offre la connessione dalla camera. In sostanza, solo una stanza d'albergo su cinque è connessa a internet. Questo nel XXI secolo, in un Paese senza materie prime e quasi privo di grandi industrie, che punta - giustamente - a diventare una superpotenza turistica.
E' importante? Ma no. Sta per arrivare l'estate, pensiamo a divertirci."
Fornisco il link all'articolo completo per chi si fosse incuriosito.
Come avete visto, tocca molti punti che abbiamo dibattuto sul nostro blog, a tal punto da lasciarmi senza ulteriori commenti.
Il turismo è una questione di classe... turistica nel nostro caso.
giovedì 10 maggio 2007
Classe turistica
Etichetta: *Fame di fama, L'italia...vista da
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2 commenti:
Giusto 2 settimane fa ho visto un servizio della giornalista Milena Gabanelli RAI 3 (UNA DELLE POCHE CHE FA ANCORA VERO GIORNALISMO D'INCHIESTA), che parlava anche dell'Enit, dove come al solito famosi banchieri, Sviluppo Italia e politici fanno più o meno quello che gli pare impunemente, tanto paga Pantalone;
Il quadro generale che usciva fuori dall'inchiesta era agghiacciante e purtroppo si parlava di fatti circoscritti e ben precisi, ma tanto fra poco si dirà che è una campagna politica atta a screditare gli avversari e chi di dovere restera in silenzio anzichè indignarsi.
caro Fame di Fama
L'argomento mi interessa molto, anzi moltissimo.
Specialmente la sezione dedicata alle percentuali e classifiche, ritengo che molto sia viziato dalla nostra "italianità", mi riferisco alle mancate denunce dei redditi, al lavoro nero ecc.
Devo documentarmi, specialmente sui numeri abruzzesi che molte volte sembrano essere presi da un pallottoliere.
Per questi motivi, mi riprometto di pubblicare un post di approfondimento.
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