Ma guarda questa cretina!, pensava Ettore, non solo non mi ha riconosciuto ma non ha nemmeno avvisato il direttore! Paola lo osservava con interesse malcelato, e gli disse: "Ettore caro, si metta un impermeabile, un mio amico meteorologo mi ha detto che oggi tirerà un forte vento e forse pioverà di nuovo". Ettore restò senza parole, e senza dire nulla si girò e andò a prendere la bici.
Il tempo non era bello, mentre osservò l'indirizzo della prima consegna da fare squillò il suo cellulare che lo fece sbandare: il suo cellulare non suonava quasi mai!
Contro un umido albero, Ettore si fermò è esclamò: "Pronto! Con chi ho il dispiacere di parlare?" , era seccato, tanto. Dall'altra parte una voce gli sussurrò: "Sono Gasparre, scusami se ti chiamo di nuovo, ma ieri mi hai cercato e io ho pensato che avevi bisogno di me, ho cercato di farti capire che la vita non la devi cercare ma la devi vivere, che tu possa vivere tutti i giorni della tua vita, ciao, scusami". Conversazione finita. Ettore restò immobile e fissò due palloncini che volavano nel cielo liberati da bambini sorridenti, e per la prima volta dopo tanto sorrise di cuore. Fischiettando risali in sella.
domenica 27 maggio 2007
IL POSTINO VIII
Etichetta: *fraNcesco, Il postino
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