venerdì 15 giugno 2007

The Italian job


So che non si dovrebbe fare in un post , ma riporto uno stralcio di un'e-mail che ho ricevuto da un mio amico che recentemente è stato a Londra per una breve vacanza.

Ricalca così fedelmente ciò che abbiamo spesso dibattuto su questo blog che non posso fare a meno di pubblicarlo:

Innanzitutto Londra è davvero una bellissima città a patto di avere abbastanza soldi da abitare in centro più o meno dove eravamo noi, perché immagino che spostandosi verso i sobborghi il panorama sarebbe cambiato inesorabilmente. Perfetti i servizi, per chi ha conosciuto la metropolitana di Roma (e in parte anche quella di Milano), l'impatto può essere straniante, corridoi e vagoni puliti da sembrare nuovi (per i primi immagino contribuisca il fatto che sono rivestiti di piastrelle anziché di puzzolente gomma come a Roma, per i secondi una buona spiegazione potrebbe essere l'educazione), indicazioni chiare, personale a disposizione dei viaggiatori! Curiosità, sulle scale mobili ci si deve tenere sulla destra per dar modo a chi ha fretta di passare sul lato sinistro, gli italiani a questo punto li riconosci al volo perché di fronte ad una colonna di persone allineate sulla destra, sono quelli che si dispongono come un gregge di pecore ubriache e gli inglesi che vorrebbero passare, talmente prigionieri del proprio atteggiamento compassato, stanno dietro a scalpitare senza avere il coraggio di chiedere permesso. Gli autobus sono nella stessa situazione, innanzitutto è impossibile viaggiare a sbafo, perché si sale solo dal davanti passando la propria tessera nel lettore e poi transitano in continuazione, col risultato che è del tutto inutile avere la macchina. Tante comodità però si pagano, la tessera settimanale costa ben 23 sterline (viaggi in metropolitana e autobus illimitati).
...
Abbiamo visitato il British Museum (bellissimo, dalla sezione romana a quella egizia, dalla stele di Rosetta ai manufatti delle civiltà precolombiane, buona parte della storia delle civiltà di questo pianeta si può ripercorrere là dentro e davvero è una sensazione particolare pensare a tutte le vicende che ci sono dietro ad un sarcofago o ad un pezzo di colonna), la National Gallery (l'altro grande colpo insieme al British di questo viaggio, ho sempre preferito l'arte moderna e contemporanea, ma vedere dal vivo le opere degli impressionisti, in quei giorni infatti c'era una mostra dedicata a loro con opere prestate da altri musei, i quadri del Tintoretto, alcuni bellissimi Van Gogh come i "girasoli" o alcuni dipinti di Gauguin e di tanti altri che dimentico è un'emozione difficile da descrivere e peccato che fossero chiuse la sezione dedicata a Leonardo da Vinci e qualcun'altra.
Alla fine di queste visite si è fatto strada anche un senso di ribellione, in fondo tra i due maggiori musei inglesi, di inglese non c'era niente, d'altra parte è stato principalmente un popolo di conquistatori ed hanno conservato lo stesso piglio nel procedere dei secoli. Soprattutto per quanto riguarda la National Gallery, veramente togliendo le opere italiane e francesi rimaneva ben poco, allora abbiamo pensato di avviare una petizione affinché l'Inghilterra restituisse tutto ai legittimi proprietari, insomma si è fatto strada un vero sentimento anti-inglese, poi però alla fine è prevalsa la ragione. Dopotutto questi musei sono gestiti ottimamente, organizzati alla perfezione (al loro interno c'è anche un self service), l'ingresso è gratuito come per tutti i maggiori musei di Londra (al confronto le sei sterline per entrare in quello di Sherlock Holmes sono davvero una truffa), sono aperti tutti i giorni e tutti possono ammirarli.
Se quei reperti fossero in Italia probabilmente finirebbero in mano a chissà chi e quei pochi rimasti andrebbero a finire nei musei italiani che sono cari e non aprono nemmeno nella stagione estiva. Dopo un'attenta riflessione abbiamo convenuto che è meglio che rimangano lì e peccato non avere avuto più tempo perché per goderne a pieno ci sarebbero servite giornate intere)

2 commenti:

fraNcesco ha detto...

Non è che la email è mia!? scherzo... sono andato a Londra molto prevenuto...ma inutilmente. I musei di Londra da soli valgono il viaggio, le linee metropolitane sono anch'esse dei musei...peccato che si mangia male, e quindi noi italiani non ci stiamo bene. Meditate gente,meditate.
p.s.
ho letto che le reti "culturali" di Sky hanno uno share bassissimo...la gente paga sky volontariamente per vedere stupidità e calcio.
meditate gente, meditate.

Fame di fama ha detto...

Sulla cucina londinese pubblicherò un altro stralcio della suddetta e-mail...