Antonio ed Ettore stavano per essere portati alla centrale di polizia, sarebbero stati interrogati; erano ormai immersi in quella storia fino alla gola.
A questo punto, come di solito accade nei film o nei romanzi polizieschi, si cerca un diversivo oppure si attua il piano B.
Antonio mostrava tranquillità, ma in realtà dentro di sè nutriva ansia e preoccuopazione.
Ettore invece era ancora completamente assorto nei suoi pensieri più bizzarri.
C'era bisogno di un altro caffè amaro.
Improvvisamente la porta fece "slam": era Paola.
"Paola, cosa ci fai qui?, vai a casa" disse Antonio.
"No" fece lei, con voce severa, sebbene le tremassero ancora le gambe.
Gli agenti la fissavano con perplessità, mentre mantenevano la mano destra sulla fondina.Come diavolo aveva fatto ad entrare - pensarono.
La pattuglia all'ingresso non l' avrebbe mai lasciata passare.
"Agenti toglietegli le manette,immediatamente."disse Paola.
Fece una piccola pausa e aggiunse: "Io so tutto, posso spiegare".
Nel bar scese un silenzio attonito.
lunedì 30 luglio 2007
Il postino XXIV
Etichetta: * Graziana, Il postino
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2 commenti:
fraN, dov' è l' opzione "modifica"?
Ho bisogno di fare correzioni.
Dopo il primo commento, appare l' opzione modifica: risolto.
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