Questa è la mia estate, dal 1989 anno in cui iniziai a lavorare in un bel posto.
Dalle finestre del mio ufficio, godo di una vista a 360 gradi ed il panorama spesso è stupendo, e a volte mentre lavoro, mi accorgo che fuori c'è una luce magica e per qualche istante cado tra le braccia della bella addormentata che da lontano mi osserva, fedele compagna delle mie giornate lavorative.
Ma i reportage fotografici estivi, da terre lontane da me tanto amate, non posso proprio farli, se non qualche gita fuori porta con il cellulare acceso.
Questo è il prezzo da pagare per lavorare in un bel posto.
martedì 24 luglio 2007
La mia estate
Etichetta: *epursimuove, Considerazioni
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2 commenti:
Beh, vorrà dire che ammireremo i tuoi reportage fotografici invernali da luoghi che possono essere affascinanti anche nella stagione fredda...
Coraggio, ché tutto passa e il fresco tornerà (vero?) e con esso anche i ritmi frenetici dei mesi "bollenti".
Il tuo posto di lavoro, almeno visivamente, è una vacanza che dura tutto l' anno: nulla di più appagante che perdersi ogni giorno nell' orizzonte del "tuo" mare, delle colline e delle montagne.
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