domenica 26 agosto 2007

Alieno Italiano

Oggi stavo guardando un vecchissimo film di fantascienza ovviamente in bianco e nero. Al di là della scarsità di effetti speciali, la storia era veramente interessante. Ma non sto scrivendo questo post per raccontare il film, bensì sul doppiaggio dell'epoca: La parola missile era sempre detta missìle , ovvero con un accento sbagliato almeno rispetto a come lo diciamo noi ora. Mi sorgono spontanee delle domande che Graziana può senz'altro rispondere:
1) La parola missile è corretta come la diciamo ora e quindi il doppiatore ha sbagliato, oppure nel tempo l'italiano parlato si è modificato?
2) Molti altri Paesi, come quelli dove si parla francese,portoghese, (spagnolo non ricordo) e quelle slave conservano l'uso di tutti gli accenti.Come mai noi usiamo solo alcune e abbiamo perso tutte le altre?

3 commenti:

Graziana ha detto...

salve fraN ... hai troppa stima nelle mie conoscenza, ma ahimé, lo studio filologico delle parole, è un campo che non ho approfondito.

Comunque, è certo che la parola missile è di derivazione latina: missilis, missile con l' accento breve sull' ultima sillaba e con quello tonico sulla prima [non li so fare con la tastiera (sigh!)], ma praticamente ciò comporta una pronuncia identica a quella cui siamo soliti.
Mi viene quindi da supporre che la parola mìssile sia stata sempre pronunciata così.

Ti chiedi perché molte parole si trasformano col tempo; questo è un fatto normale, oserei dire fisiologico.
La lingua è un organismo vivente in quanto vive e si evolve per mezzo dei parlanti.
Il linguaggio giornalistico è quello che più di tutti usa termini più vicini al parlato. Quando poi tali termini entrano nella produzione letteraria diventano codificati.

Questo vale non solo per le parole accentate, ma anche nella struttura morfologica e sul piano dei significati (semantica).

Un paio di esempi:
1- familiare e famigliare. La prima parola è la più antica, la più classica, la più aulica; la seconda è più recente, legata alla pronuncia dei parlanti, diventata comunque parte del nostra lingua codificata; pertanto si possono usare indifferentemente senza incorrere nell' errore.

2- Il terminie disgraziato :-)
fino alla prima metà del XX secolo si riferiva a persona colpita da sventure; oggi si usa anche e soprattutto riferito a chi provoca sventure ad altri...
Come è avvenuto questo slittamento di significato?
La mia ipotesi ce l' avrei, ma rischio di salire troppo in cattedra, la lascio alla tua fantasia...

Dici che nei Paesi di lingua francese portoghese e spagnola (?) ciò non accade: non so dirti ...
Comunque, generalmente, una lingua pur trasformandosi per natura, è tanto più dinamica se la società dei parlanti è ricca di scambi interculturali ed in continuo mutamento.

Graziana ha detto...

Sono qui per le solite correzioni, missilis, con l' accento breve sulla penultima sillaba e non sull' ultima, scusatemi...

tralascio le imperfezioni di forma dovute all' abitudine a scrivere di gettito, senza mai usare l' anteprima

Fame di fama ha detto...

Caro fraN, l'esempio che citi è solo buffo in confronto a quello che sento e mi fa imbufalire quando parlo con dei "nordisti".
Ad esempio pronunciano spesso "régime" e "rùbrica" e quando qualcuno fa loro notare che non si tratta di una versione poco usata (come il toscano "spengere"), ma di un accento sbagliato, rispondono con la spocchia di chi crede di essere sempre superiore dicendo che la loro "versione" è sicuramente quella giusta perché si sa che al sud sono tutti approssimativi...