mercoledì 1 agosto 2007

Il Palio delle botti

Parliamo ell' antico "ludo de le botti" che si è appena concluso a Corropoli, in provincia di Teramo.

Le origini:
A partire dal Cinquecento, il lunedì della Pentecoste, i corropolesi erano soliti offrire botti di vino all'abate e vescovo del territorio che dimorava nell' Abazia Celestiniana sita presso il Colle di Mejulano.
Si trattava di una molteplice processione solenne che vedeva i rappresentanti delle varie contrade sfilare agghindati con i costumi delle feste, intorno ai carri trainati da buoi alla volta dell' abazia per offrire ai monaci botti di vino, barili di olio ed ogni altra sorta di mercanzia.

Poi, il piazzale erboso dell' abazia diventava teatro di giochi popolari dove le contrade si sfidavano; tra i partecipanti si annoverano anche i feudatari dell' epoca: ricordiamo tra i tanti, la duchessa Isabella Piccolmini D' Aragona e il duca Andrea Matteo III.

La rievocazione della Pentecoste celestiniana con i vari giochi fu interrotta nel 1800, molto probabilmente in seguito alla soppressione dell' Ordine Monastico Celestiniano scaturita dalle leggi napoleoniche.

La festa oggi
I corropolesi si sono riappropriati di questa antica tradizione, raccogliendo tutta la documentazione possibile, quindi hanno ripristinato Il Palio delle botti nel 1983, nei modi e nelle forme che ogni anno si possono ammirare.
I rituali del festeggiamento si sono svolti quest' anno dal 22 al 29 luglio; il ludo essenzialmente consiste in una sfida tra contradaioli che devono far rotolare a gruppi di 4 rappresentanti di ogni contrada, una botte di 70 kg, precedentemente marchiata, per un doppio percorso segnato nel centro storico.
Si aggiudica il palio chi arriva al traguardo nel minor tempo.
La manifestazione, dopo 10 anni dal ripristino, è stata ripresa dalle telecamere di SerenoVariabile, ha fatto parte della diretta televisiva per Telethon ed è stata commentata dai microfoni di Unomattina.
Infine, il piccolo centro di Corropoli si è fatto conoscere a livello nazionale, facendo partecipare i propri atleti vincitori a manifestazioni omonime che si svolgono in altre città: Buttrio (UD), Suvereto (LI).

1 commento:

epursimuove ha detto...

Quante cose non conosco del mio Abruzzo, e quante ne sto apprendendo in questo blog...mi rendo conto che il teramano in buona parte è da me ..."inesplorato".