mercoledì 8 agosto 2007

Slovacchia ultima parte

scrivo già l'ultima parte, poiché ho scritto veramente tanto, nella foto guardo Bratislava con la t-shirt FRASCiA! Più in là scriverò le restanti parti.
Treno per Vienna.
S
alutato la fantastica amica, entrato dentro la stazione dove c'era un doganiere austriaco (ma ero ancora in Bratislava) che mi controlla i documenti e mi dice: primo binario per Vienna (in italiano!). Treno semivuoto, treno austriaco, super tecnologico, solo la puzza resta tipicamente di treno.Dopo qualche Km inizia la pianura, e ci sono torrette con guardie di frontiera, sono contento che il prossimo anno saranno abolite, infatti la Slovacchia entrerà nel trattato. Dal primo paesino austriaco si vedono ancora all'orizzonte i mostruosi palazzi comunisti di Bratislava. Sarà cosa pensavano gli uni degli altri durante la guerra fredda. Non nascondo che partendo mi è uscita una lacrima, vicino a Neudorf penso già al prossimo viaggio. No, Francesco non si ferma qui.
Alla stazione di Vienna mi sembra già di essere tornato a casa. Bevuta una birra al grano, mangiato qualcosa, comprato il giornale tutti, diciamo il 70% mi rispondevano in italiano.
Nella sala d'aspetto c'ero io e una famiglia austriaca, quasi sincronizzati abbiamo lasciato la sala, una bambina nonostante i richiami della madre mi ha aspettato mantenendo la porta aperta! Sono restato sbigottito per la gentilezza genuina (commento scritto ora)
Il treno per l'Italia è strapieno, davanti a me c'è un tipico austriaco solo, zaino e marsupio...più in gamba di me. Il resto è una famiglia di 4 persone, la moglie mi guarda, il marito sta fuori, un bambino sta rilassato e quasi mi invade. La cosa strana è che non mi sembrano austriaci, fisicamente lo sono al 100%, ma la moglie sembra parlare con i ragazzi in slovacco o altra lingua slava. Il treno fa schifo, è quello italiano, classico, sporco, puzzolente e vecchio. Ho capito subito che era per l'Italia...sinceramente sono stato mezzora a pensare quale altro treno prendere per non tornare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ULTIMA..era ora...

fraNcesco ha detto...

Non hai letto bene....è l'ultima per adesso... :-)

Graziana ha detto...

... Volevo farne un post, come annunciato nel mio commento al primo e per ora unico post di applesunny; ma l' ispirazione sinceramente non mi è ancora venuta, quindi colgo l' occasione per elencare qui ed ora dei diritti del lettore:

1. il diritto di non leggere
2. il diritto di saltare le pagine
3. il diritto di non finire un libro
4. il diritto di rileggere
5. il diritto di leggere qualsiasi cosa
6. il diritto al bovarismo
7. il diritto di leggere ovunque
8. il diritto di spizzicare
9. il diritto di leggere a voce alta
10. il diritto di tacere

Daniel Pennac - "Come un romanzo"

Pennac ha scritto questo splendido decalogo nell' ottica dell' implementazione del gusto per la lettura del libro, ma per me si adatta benissimo anche alla scrittura telematica. Qualcuno penserà:

Beh...che c' azzecca...sarà uscita di senno?!

Può darsi... :-)