Seguo l'invito a scrivere un post per la Birmania libera e siccome va di gran moda fare i collegamenti anche tra gli argomenti più lontani ci ficco dentro anche gli auguri a Francesco per il suo onomastico.
M'è venuto quindi da pensare a cosa avrebbe detto, fatto o pensato San Francesco se avesse potuto vedere quel che accade oggi in Myanmar ai suoi "colleghi" monaci.
Poi però, riflettendoci, mi rendo conto che tiranni dispotici e sanguinari ci sono sempre stati e forse la cosa che ci addolora di più è che nel nostro mondo progredito dobbiamo ancora assistere a certi situazioni offensive della dignità umana non potendo far altro che sventolare vessilli rossi e organizzare fiaccolate di solidarietà.
Francesco, caro patrono, dai tempi tuoi ne è passato di tempo, ma certe cose sono rimaste immutate.
Auguri, comunque.
giovedì 4 ottobre 2007
San Francesco di Birmania
Etichetta: *Fame di fama, free Burma
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3 commenti:
Verso il nostro santo ed il suo credo sono "sensibile" da molto tempo.
Il parallelismo tra l'ordine francescano ed i monaci birmani ha un suo fondamento, persino storico; i francescani con il loro credo che abbraccia pienamente il vangelo sono stati un problema per il potere temporale ed i privilegi del clero; se non ricordo male San Francesco durante il periodo delle crociate, partì per la Terra Santa e riusci a parlare e convincere Solimano dal vendicarsi per le atrocità commesse dai cristiani in nome di Dio ed a porre una tregua dopo anni di guerre sanguinose.
Vedo spesso alti prelati occuparsi di politica... mi piacerebbe che lo facessero anche i francescani, magari sfilando con la gente per qualche giusta battaglia umanitaria.
Condivido 100%.
Mi piacerebbe manifestare con loro.
Errata corrige, il sultano era ayyubide al-Malik al-Kāmil , nipote di Saladino, e non Solimano il Magnifico grande sultano ottomano vissuto tre secoli dopo il poverello d'Assisi.
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