mercoledì 23 luglio 2008

la fissità della vanità


Cassiopea, splendida divinità marina. Una delle tante, altrettanto belle, figlie di Nereo. Cassiopea si sposa e diventa regina di Etiopia. Ma non le basta. Non sopporta di non primeggiare sempre e comunque, su tutto. La sua vanità le corrode l'anima, le turba i rapporti, le annebbia la vista. Anche la figlia, Andromeda è molto bella, forse troppo per il cuore duro e bisognoso di Cassiopea che riversa su di lei la sua vanità ferita. Un giorno esplode: Andromeda (non più figlia, ma proiezione dell'ego smisurato della madre) è la più bella, l'unica. Poseidone, iroso dio del mare, sa che non deve lasciar crescere sentimenti così forti, assoluti. Deve porvi un freno, ma è difficile, la vanità è come un fiume in piena, cieco e sordo. Nessuno osa intervenire, nemmeno il marito di Cassiopea, Cefeo, re d'Etiopia. Unica soluzione scatenare un sentimento altrettanto bestiale: un mostro. Poseidone manda un serpente enorme che devasta il regno e terrorizza e divora i suoi abitanti. Ora Cefeo non può non agire, il suo regno sta morendo. Consulta un oracolo che gli rivela la soluzione, altrettanto bestiale: deve sacrificare la figlia, legarla nuda ad uno scoglio e offrirla al dio. Cefeo ubbidisce. Andromeda ubbidisce. Cassiopea non capisce. Non capirà mai. Nemmeno quando un dio-eroe Perseo, si offre di salvare la ragazza e il regno in cambio della possibilità di sposarla. Cassiopea lascerà che Perseo salvi la situazione e poi scatenerà una guerra per impedire le nozze. Ma Perseo, ha le doti magiche giuste: estrae la testa di Medusa. Cassiopea diventa una statua inerte. Vuota e fredda come la vanità.

3 commenti:

epursimuove ha detto...

Ora so perchè vicino alla cassiopea c'è la costellazione di cerfeo e la galassia di Andromeda... bello unire la mitologia greca alle osservazioni delle stelle.
Lo scorso anno scrissi un post su Orione il cacciatore con un arma pronto a colpire la costellazione del toro mentre vicino a se ha i due cani fedeli maior e minor.
Al prossimo post in materia aspettando quel che offre il cielo

epursimuove ha detto...

errata corrige vicino alla cassiopea c'è cefeo (non cerfeo) dalla caratteristica forma di una casetta stilizzata

marica ha detto...

Infatti, pur amando moltissimo guardare il cielo (stellato e non) mi riesce complicato cercare le costellazioni. Ci ho provato, ho persino ricreato le costellazioni sul soffitto della camera dei bambini anni fa. Ma non riesco a ricordarmele e mi s'incrociano gli occhi quando ci provo...ma la trama del cielo è affascinante, anche perché oltre a sentir espanderti l'anima, ti senti parte dell'umanità, dei milioni di persone che da sempre hanno cercato risposte nell' osservazione o nella meditazione del cielo. Interessante del tuo post su Orione, la stratificazione delle interpretazioni dei vari popoli...sono curiosa...