martedì 28 ottobre 2008

Uffizi, Italia


Vado a parafrasare il titolo di una trasmissione di Gad Lerner (la ricordate?). Dopo aver idealizzato per anni i celebri Uffizi, ho visitato questo museo noto come il non plus ultra della pittura italiana. L'inizio è entusiasmante con Giotto e Piero Della Francesca, ma poi si arriva alla sala che dovrebbe rappresentare l'apice dell'intera collezione, quella con i capolavori di Botticelli: La nascita di Venere e La Primavera. L'opera che da sempre ci fa restare a bocca aperta a guardarla raffigurata ovunque (vero, fraN? ricordo un tuo post e/o il desktop del tuo pc) coi suoi colori brillanti è molto più vivida nell'immagine di questo post che non dal vivo. Illuminata poco e male, con i riflessi sul vetro viene svilita e depressa. E andando avanti non va meglio: la Madonna del cardellino di Raffaello è assente per restauro dal '99 (adesso scopro, beffardamente, che tra un po' tornerà ad essere esposta)! Leggiamo però sulla guida che il visitatore non deve commettere l'errore di saltare le ultime sale che arrivano subito dopo una serie di opere minori: ci sono, tra gli altri, i capolavori fiamminghi ad attenderci. Peccato che queste sale siano chiuse (scopriamo poi che, genericamente, non sono sempre aperte...).
Conscio di scatenare le ire dello Spoltorese mi è impossibile fare l'impietoso confronto con il Louvre visitato la scorsa estate: i francesi ci avranno pure depredato dei nostri capolavori ma devo tristemente dirmi d'accordo con quanto affermava un mio amico di ritorno da Londra: a vedere l'efficienza e la competenza con le quali le nostre opere sono trattate c'è quasi da essere contenti che siano conservate lì.
Ebbene sì, è ufficiale: gli Uffizi sono in Italia.

1 commento:

Carlo lo spoltorese ha detto...

E' chiaro che il Louvre è efficiente ed efficace!!!!!!! Devono difendere il bottino esposto!!!!!!!!!