martedì 10 aprile 2007

Senegal ..prima puntata


Amiche ed amici del BLOG ho deciso di rendervi partecipi per intero del mio viaggio in Senegal quindi, a puntate, vi racconterò giorno per giorno le mie avventure.

P.S. Se vi annoio non esitate a rispondermi.


Arrivo all’aereoporto di DAKAR (dopo diverse peripezie con l’Air France) alle 20.30, è notte, durante lo sbarco notiamo tante sedie a rotelle, perché, mi domando, la mia amica farmacista mi dice: “non ricordi che qui c’è ancora la poliomelite?”. I miei pensieri iniziano a viaggiare, ma sono subito deviati dal controllo dei bagagli in uscita, e sì , il metal detector anche in uscita. Perché? Faccio chiedere in Francese da un’altra nostra compagna di avventura. La risposta ferma del poliziotto è stata: Controlliamo che non portiate: droga, armi, o nucleare.
Bella storia !!!! penso tra me e me ma non esterno paura!!!! Accompagno due donne e non voglio spaventarle. Finalmente incontriamo Mamadoue, il nostro amico Senegalese che vive a Pescara, Con un sorriso a 32 denti ci dice “ben arrivati” poi aggiunge : Appena fuori non fatevi aiutare da nessuno, altrimenti dobbiamo pagarli!!!!. Fuori è tutto buio, il parco macchine che circola è simile ad un nostro “sfasciacarrozze”…. Ma dove sono capitato mi continuo a chiedere!!!!!
Dakar ha 7 milioni di persone !!!!!!
Saliamo in 6 (bagagli compresi) su di un auto che da noi non avrebbe nemmeno il permesso di “sostare”.
Prendiamo una via sabbiosa ed in pochi minuti siamo all’hotel. La strada è buia, c’è un fortissimo odore di pesce e…. l’oceano con la fortissima musica suonata dalle onde.
L’hotel è situato in un villaggio di pescatori, la camera è pulita, ha un forte odore di calce e l’illuminazione è un vecchio lume a petrolio.
Mangiamo alcune tavolette di cioccolata che ci eravamo portati in caso di bisogno, poi, decidiamo di dormire, poiché il giorno dopo saremmo partiti presto per visitare una scuola e poi alla volta del villaggio Foundiougnie nostra meta finale.
Le prime impressioni?
Ho avuto paura.
Nessuno chiedeva elemosina.
L’oceano è la migliore orchestra che io abbia sentito
La povertà esiste davvero.
L’extracomunitario sono io, sono l’unico bianco.
La poliomelite colpisce ancora.
Le strade possono anche essere di sabbia, non è necessario l’asfalto.

4 commenti:

fraNcesco ha detto...

L'oceano , si la musica dell'oceano.. si quella è musica.
Ho voglia di viaggiare.
Continua cosi Carlo

Fame di fama ha detto...

Un inizio col botto!
Già le prime impressioni m'impressionano...

Leggerò avidamente questo racconto a puntate (buona l'idea!).
Finora ho notato alcune cose che mi aspettavo e altre che mi lasciano piuttosto sorpreso.
Tutto comunque m'induce a riflettere a fondo...

Anche da parte mia "Continua cosi Carlo"!

epursimuove ha detto...

Vai avanti Carlo e ti invito a non tralasciare nulla del tuo viaggio africano...

...oggi mentre vedevo il soporifero TG1, mi sono "svegliato" nel sentire che in Mozambico un bimbo su tre nasce sieropositivo all'HIV.

Qualcuno sa darmi una spiegazione, magari anche macabra, a questa notizia?

Graziana ha detto...

Grazie Carlo, anche da parte mia.
Ho il fiato sospeso ...
-à la prochène fois!-
Sono rimasta sbalordita dalla presenza della polio: e pensare che la prima somministrazione orale io la feci in quinta elementare, proprio a scuola... e ne è passata di acqua sotto i ponti...Possibile che ...?!

Bonariamente "ti invidio" l' esperienza musicale dell' oceano ...

P.S. Sto usando il 56k, in attesa di cessazione definitiva del contratto Telecom nella mia casa di origine (a che serve pagare un disservizio?). L' apertura di una pagina dura anche un minuto,(sigh!) perciò commento a puntate...