domenica 13 maggio 2007

Family Day - L'analisi -

Innanzi tutto non capisco perché dovrebbe essere vergognoso chiamarlo Giorno della Famiglia, non mi risulta che nelle case degli italiani si parli inglese.
Mi stupisco che abbiamo bisogno di fare un giorno della famiglia quando la famiglia deve (non dovrebbe) essere il cardine delle società. Che la società è marcia questo già lo sapevamo, ma che addirittura lo dovevamo dimostrare mi sembra il massimo del minimo. Più passa il tempo e più la nostra cara Italia si americanizza, ormai l'euro conta più di un abbraccio o di un sorriso. Siamo uno dei pochi Paesi al mondo dove esporre il tricolore è sinonimo di nazionalismo e quindi automaticamente di razzismo. Dove per indicare un uomo con la pelle nera abbiamo 172 modi diversi di dire, negro no: è dispregiativo , nero no: è razzismo , di colore no: può essere confuso con un giapponese, extracomunitario no: può essere confuso con un russo , africano no: può essere confuso con un sudafricano (bianco), senegalese no: può essere un nigeriano, vu cumprà no: può essere un dottore.
Ricordo che in Brasile, sopratutto a Bahia dove la maggior parte della popolazione è nera (si può dire così?) ho notato che i bianchi chiamano i neri (o quelli anche solo un pò scuri) Neguinho...ovvero negretto...e se sono grossi Negrao...negrone. Vi assicuro che non è razzismo. Quando stavo li ero circondato da Neguinhos e Negroes e non me ne accorgevo nemmeno, semplicemente erano persone come noi. Invece qui no...qui il razzismo viene da chi ci comanda.
Abbiamo una storia che è stata da modello per il mondo intero, stiamo buttando tutto all'aria per seguire i soldi. La famiglia che tradizionalmente è cardine della nostra società, che ci ha fatto progredire, che ci ha fatto superare momenti veramente brutti del passato ora ha bisogno di una manifestazione per continuare a esistere. L'Italia è sull'orlo di un baratro, l'italiano vero come quello che canta Toto Cotugno deve uscire fuori allo scoperto... i tempi sono cambiati...si questo è vero..ma perdere l'italianità, perdere la lingua, perdere la religione, perdere le tradizioni non è un danno solo per noi e per l'Europa, ma per l'umanità....lo posso scrivere, o sono un nazionalista?

7 commenti:

Fame di fama ha detto...

Il fatto di averlo chiamato "Family Day", in effetti, ha fatto ridere mezza Italia... l'altra metà era intenta a scompisciarsi (e scandalizzarsi) al vedere sfilare a difesa della famiglia personaggi politici che sono arrivati all'ennesimo matrimonio (e quindi all'n-1esimo divorzio...). Come dire: lasciamo parlare gli esperti, ovvero chi di famiglie ne ha più di una!

Quanto all'aspetto discriminatorio, questo è il punto più grave della faccenda: il fatto che si vada in piazza portando le carrozzine e la prole intera come miracolo mostrare è piuttosto offensivo nei confronti di coloro che magari vorrebbero tanto avere una famiglia tradizionale e completa (penso ad esempio a chi non può avere figli o chi vorrebbe formarla ma non può perché lavorando da precario non può accollarsi un mutuo...).

Il fatto che la famiglia "tradizionale" debba essere l'unica forma accettabile di famiglia bisognerebbe dimostrarlo non scendendo in piazza, bensì nella vita di tutti i giorni.
Il messaggio da evidenziare dovrebbe essere che il matrimonio e la formazione di una famiglia è una precisa e convinta assunzione di responsabilità. Le statistiche sul numero dei divorzi e la durata dei matrimoni ci dicono invece il contrario.

Ribadisco quanto scritto tempo fa: tutti rivendicano diritti, ma nessuno dimostra di pensare ai doveri...

Carlo lo spoltorese ha detto...

La festa della famiglia a mio giudizio dovrebbe essere fatta ogni anno, ed aggiungo che dovrebbe essere rossa sul calendario.
La chiesa la celebra (Sacra famiglia) La prima domenica dopo il 25-12.
Chiaramente non è sentita e mi dispiace.

Dico che Deve essere fatta e deve essere rossa sul calendario perchè con la velocità a cui andiamo la famiglia è la prima a pagarne le conseguenze.
Personalmente abbiamo festeggiato in famiglia con:
-Sveglia e pulizia collettiva della casa con enormi risate
-Pranzo con antipasto, primo secondo, dolce e gelato
-Giochi pomeridiani e risate fino allo svenimento
Cena luculliana
-Sonno in un unico letto, io mia moglie e mia figlia.
Sinceramente delle piazze romane e delle proteste politiche me ne sono infischiato, ho preso solo la scusa per riflettere divertendosi sulla famiglia.

P.S. purtroppo sono ancora inquinato dalle esperienze senegalesi in particolar modo da come mi stringevano le dita i bambini, e penso:
-va bene l'unione di sessi uguali ma sull'adozione qualche dubbio lo nutro.
Sicuramente è un mio problema di ignoranza ma la pressione delle mani dei bimbi è ancora forte!!!!!!

epursimuove ha detto...

In tutta questa storia c'è tanta ipocrisia, disinformazione e mi spiace che certi temi siano solo strumentalizzati per fini politici, anzichè affrontati con serietà;

Ad ogni modo, ho un'età che mi permette di ricordare come nemmeno i governi monocolore democristiani ai tempi di Fanfani, Moro etc. erano così sensibili ai richiami "vaticani".
Mi aspetto che fra poco qualcuno metterà in discussione le legge sul divorzio.

Tutto questo insieme ad altri aspetti mi conferma quello che penso e che ho già detto sullo spessore morale culturale dei politici nostrani attualmente in circolazione.

Che qualcuno lassù ci dia una mano, ne abbiamo proprio bisogno!!

P.S.
Sono un credente, ma per grazia ricevuta, sono una pecorella che pensa con la sua mente e sono sicuro che la cosa non dispiace a chi ci ha creati.

fraNcesco ha detto...

Mi sorprende che non avete scoperto la vera questione da me sollevata...oppure avete letto solo le prime righe.

Carlo lo spoltorese ha detto...

Personalmente ho letto tutto il post, per mia ignoranza non ho capito la vera questione da tè sollevata, nemmeno rileggendola.
Rimango comunque convinto che ogni cosa "importante" debba essere festeggiata, una volta l'anno come il Natale, Il Ramadan, S.Andrea, S.Antonio e via discorrendo.
Festeggiamo il papà, la mamma, i nonni, proviamo anche a festeggiare la famiglia!!!!! Magari si rafforza un pochino sia pur per 24 ore.
Ripeto:
le piazze romane sono distanti anni luce dal mio pensiero e non sò nemmeno il messaggio che hanno voluto dare. Il mio festeggiamento è nato quando mia figlia mi ha chiesto:
Papà cos'è il family day?
Io ho risposto: Il giorno che si festeggia la famiglia, essendo una bimba piccola non avrebbe compreso il "NULLA" che è andato in scena nelle piazze romane.

epursimuove ha detto...

Scusa fraN hai ragione, ma ho letto il post tra mille telefonate e una fila di persone davanti l'ufficio e ne ho letto un primo pezzo alle 09, 00 ed un'altro alle 12,00; credo che tu parli dell'italianità che sta scomparendo, sul fatto che noi italiani ci dividiamo su tutto e non siamo mai uniti neanche davanti al tricolore.

Sul razzismo è vero che noi in passato non siamo mai stati razzisti, ma è altrettanto vero che prima eravamo solo italiani e quindi il problema non esisteva.

Ora che i problemi cominciano ad esserci temo che, certi contesti preoccupanti che già esitono in Francia o in U.K., magari tra 10/15 anni li avremo anche noi.

Poi ti rammento che esistono forme più blande di razzismo, come ad esempio le società classiste dove un "neguinho" è uno di noi, ma basta che stia al suo posto di neguinho appunto.

fraNcesco ha detto...

non riesco a spiegare...mio limite...
Io volevo dire che qui facciamo razzismo senza volerlo, che festeggiamo feste ridicole poichè ovvie...ribadire che la famiglia è al centro della società è semplicemente follia. Allora propongo: facciamo l'Air Show.... ovvero la festa dell'aria, sull'importanza di respirare.