giovedì 24 maggio 2007

IL POSTINO II

In effetti Ettore non era affatto malato, era semplicemente stanco di essere solo il postino. Seduto sul divano osservava le gocce di pioggia che formavano dei ruscelli sulla finestra. Immerso nei suoi ricordi, spesso si raccoglieva la testa fra le mani. Si rendeva conto che nell'era dell'informatica era finita l'attesa gioiosa degli utenti, anzi gli utenti spesso lo odiavano poichè quando arrivava significa quasi sempre dover pagare qualcosa. Aveva bisogno di evadere e improvvisamente si ricordò di un suo vecchio amico Gasparre che non sentiva da tempo. Lo chiamò al cellulare: "Pronto sono Ettore ti ricordi ?", dall'altra parte si senti un sottobosco di rumori elettronici e la linea cadde. Ettore cominciò ad andare da una stanza all'altra, impaziente, confuso e agitato. Lo squillo del telefono fermò la sua corsa, una strana voce impastata e lontana suonò: "Hallo sono Gasparre, ho ricevuto tua chiamata, ma non sapere chi tu sei"..... la linea cadde di nuovo.

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