E’ fotografata, ritratta, decantata, ritirata, osannata, immortalata,
potrei proseguire fino all’esaurimento delle parole, ma la definizione che più mi piace è :
La stretta di mano è il simbolo per eccellenza dell’inizio di comunicazione tra due individui.
Delle volte rimango male quando viene stretta con poca pressione, altre volte rimango male perche viene stretta con troppa pressione.
Divento triste però quando NON viene stretta, nel mio pensiero lo ritengo una mancata voglia di comunicare, chissà!!!!
Personalmente faccio di tutto per evitare una mancata stretta di mano quindi penso che anche gli altri facciano lo stesso, purtroppo qualche volta non è così!!!!!!
Un consiglio a tutti noi sbloggati: tendiamo sempre la nostra mano, se non verrà stretta …… pazienza!!!!!!!!
3 commenti:
La mano la porgo volentieri (quasi sempre), l'altra guancia la porgo meno volentieri, il posteriore faccio di tutto per evitare di porgerlo ma, chissà perchè, molto spesso ho la sensazione di essere stato ........ avete capito.
E così per colpa del posteriore la mano la stringo ma i miei sensi sono sempre all'erta, perchè quando meno te lo aspetti.....opss e sei bello e "profanato"!!!!
Io, solitamente stringo la mano alle persone con cui non ho un rapporto. In questi giorni, d'intenso lavoro di relazione mi è capitato di passare in pochi minuti dalla fredda stretta di mano all'abbraccio, dalla chiacchiera alla confidenza profonda. Il lavoro e l'amore per l'arte aiuta, ma anche la voglia di comunicare attraverso percorsi non mediati. Caro Carlo, siamo tutti molto diversi, a volte si tende la mano con lo sguardo e la disponibilità interna all'ascolto profondo. L'importante è non desistere.
Marica
Anche per me, Carlo, stringere la mano non è un atto formale e freddo, ma un gesto caloroso e immediato, in cui comunico all' altro disponibilità e accoglienza.
Chiarament, con chi ho un rapporto consolidato di amicizia, di lavoro o di vicinato o di altro ancora, uso una getualità e una prossemica più confidenziale.
Saluti
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