Borgomarino è la marina nord di Pescara. Borgomarino pur essendo praticamente nel centro della città è un'isola. Riconoscerei una persona di Borgomarino sia dall'aspetto che dalla particolare cadenza nel parlare e a volte anche nel camminare. Me ne "andai" da Borgomarino molti anni fa , ma spesso ci ritorno e noto che le cose sono cambiate anche li, ma non vengo assalito da ricordi nostalgici, ritorno semplicemente a casa. Odori particolari, gente che non ricordo che mi saluta, case di marinai, peperoni fuori dai balconi insieme ai panni lasciati ad asciugare, il mare e il fiume vicini, il famoso BdP (Bar del Porto) ancora rimasto in parte nel passato. E' difficile descrivere il luogo, per chi lo considera casa sua, per me è come entrare in un panificio e respirare il profumo del pane fresco. Sono nato a Borgomarino, sono sempre della Marina perché da li non me ne sono mai andato.
venerdì 7 settembre 2007
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6 commenti:
In un precedente post ho già detto di non essere pescrese, ma Borgomarino fa parte di me ed io del borgo, per motivi familiari, per averci abitato per 8 anni scolastici, per averci insegnato.
E' un borgo che conserva la sua connotazione, nonostante i cambiamenti; agli elementi elencati da fraN aggiungo il "suo" panificio, il "suo" fruttivendolo, il "suo" negozio di pasta all' uovo, la "sua" lavanderia ... Ricordo ancora questa frase:
"Signò ... a sta zone nisciune fa discussione de prezze, ma lu servizie e la rrobbe à da essere proprie bbone, sennò lu negozie li pu chiude...", la qualità prima di tutto,anche a scapito della quantità, se è il caso, in sintesi.
E poi si assapora ancora quel senso di vita comunitaria, il conoscersi tutti, quella felice rimpatriata che vivi ogni qualvolta percorri via Buozzi, via Puccini,Via Gobetti, il parco De Riseis, Apollo, Oriente...
Vabbé...arresto qui il mio vagare con la fragranza della buona e accogliente cucina nelle narici e nel cuore...
Il link pare che non funzioni, dispettoso codice:-(
Mi riferivo al
post su Sant'Andrea
Ho la sensazione che tali ricordi a noi cari con l'attuale generazione finiranno nell'oblio....
Giorni fa nel fare una passeggiata lungo la banchina del porto ho notato che i vecchi amici d'infanzia che sapevo andar per mare ormai sono a terra a fare gli armatori e/o ristoratori. Al loro posto un capobarca pescarese e "la ciurma" composta di immigrati nordafricani.
La stessa cosa l'ho notata in montagna a Castel del Monte dove i pastori al pascolo sono tutti macedoni.
In verita temo che oggi vogliamo essere tutti borghesi, apparire più che essere e quella mentalità cruda, materialistica ma sincera e concreta descritta da voi appartiene a persone ormai purtroppo sulla via del tramonto.
I loro nipoti sono diversi, hanno una vita diversa, non sanno nulla dei sacrifici, della durezza mestiere di pescatore o del pescivendolo che doveva alzarsi alle 04,00 del mattino per vendere un po di pesce.
Vorrei fare un post su questo argomento, in un paio di generazioni abbiamo dissipato virtù "nobili" come il senso del sacrificio o del risparmio ed imparato a far debiti e ha volere.... ne parlerò in un futuro post.
Epursimuove, la tua analisi è oggettiva e profonda, le mie erano solo considerazioni epidermiche, in effetti. Attendo il tuo post sull' argomento.
La tendenza a 'passare' le attività del settore primario agli immigrati o comunque a proiettarle fuori della famiglia, è iniziata 20/30 anni fa: erano casi ancora isolati e non facevano testo.
Vado alla ricerca delle variabili di questo cambiamento e credo siano numerose. Forse ai figli abbiamo dato troppo, disabituandoli al gusto per la fatica... E' un' autocritica e non un' accusa... Chiaramente anche qui siamo sull' 'epidermico': le motivazioni sono da ricercare nei cambiamenti profondi ed epocali.
Sono Adelmo, milanese appassionato del vecchio Borgo Marino.Gli odori di cui parlate fanno parte dei miei ricordi . Adesso vivendo nella civile padania quasi mi viene de piangere.
Benvenuto Adelmo, anzi bentornato tra noi ... è un piacere riassaporare insieme fragranze e abitudini
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