Lì in quel reparto vi sono rimasto per una settimana, ore ed ore senza nulla da fare se non pensare..... pensare; mi sono subito reso conto che da anni non mi prendevo una pausa, una vera pausa in cui ti allontani da tutto per meglio riflettere sulla tua vita. Il primo risultato è stato l'ammettere che avevo dei problemi, e negarli coprendoli con autolusinghe "professionali" non serviva proprio a nulla, il mio corpo mi stava lanciando chiari segnali.
E poi nel rivedere la propria vita, accorgersi che da anni avevo smesso di guardarmi intorno, che ormai non facevo assolutamente nulla per cambiare le cose; eppure in passato quando provai davvero a fare qualcosa i risultati erano spesso arrivati.
E così, intere giornate ad ordinare le cose della mia vita, a dargli ad ognuno il giusto peso, alle cose da gettare dalla torre ed alle altre da salvare.
Ora son qui all'una di notte davanti al mio PC a dirvi che negli ultimi sette mesi ho fatto più cose per me stesso che negli ultimi sette anni e non ho alcuna intenzione di smettere, almeno finchè non mi sentirò un uomo ricco, un padrone, proprietario del mio tempo, delle mie idee sulle quali muovere i passi della mia vita...... questo vorrei essere e chissà mai se vi riuscirò.
Il tutto è iniziato da un letto di ospedale che mi ha obbligato a pensare, come quando non vuoi vedere una cosa e qualcuno ti costringe a farlo, un time out offertomi dal fato, verso il quale sono debitore.